Eazy Quartet SNOW
Un quartetto peculiare quello di Eazy Quartet, se non altro perchè accanto a una sezione ritmica canonica di batteria e contrabbasso (il secondo suonato da Francesco Marchetti, già ascoltato e recensito in un altro quartetto, Late Sense 4et), e al trio che questa combina insieme alla chitarra, si unisce uno strumento a fiato che difficilmente siamo abituati ad ascoltare con quel trio, il flauto. La maggior parte delle composizioni sono a firma del chitarrista Marco Punzi, e tutte quelle che compongono questo lavoro “Snow” presentano uno studio in dettaglio nella scrittura delle partiture e anche nell'esecuzione di brani di altri, come Don't forget the Poet di Enrico Pieranunzi. Non mancano anche momenti di maggiore slancio improvvisativo collettivo verso combinazioni più inaspettate, come nella parte finale di Knoten, traccia d'apertura, e nella parte centrale di Betty meets Alexander, entrambi a firma di Punzi. Di quest'ultimo anche Ballad for Bob, in cui sfodera le proprie tessiture armoniche sotto e dentro i soli di flauto di Alessio Migliorati e dell'ospite Roberto Rossi al trombone. Tuttavia, nonostante (o forse proprio per) il lavoro di ricerca sulle melodie, queste nel complesso risultano all'ascolto come affievoliti esercizi di stile nel pentagramma di una cornice mainstream. La storia però ha un lieto fine, se si vuole dare risposta alla domanda contenuta nel titolo della traccia di chiusura The Story is Happy End?, composizione di Tajima/Kawamoto, arrangiata dal batterista di questo Eazy Quartet Fabrizio Carriero, che conferisce un tocco di maggiore pathos e coinvolgimento alla fine dell'ascolto.
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