Blue Parrot Fishes BLUE PARROT FISHES
Al di là di una certa pretestualità concettuale (un viaggio esistenziale dalla nascita alla morte in quattro canzoni) che ricorda certe rappresentazioni mentali del prog italico di molti anni fa, il breve EP dei tre ragazzi pontederesi (Francesco Marino, voce, tastiere e cori, Gianni Capecchi, chitarre e cori, Ravi Di Tuccio, batteria e cori) non è affatto spiacevole tra momenti sommessi come l’ovattata e semiacustica Terra (la morte), l’altrettanto acustica ma con belle aperture electro rock e atmosfere new-prog Le Grand Bleu (la nascita), la più apertamente ritmata e tronica Fuoco (la crescita) e Rakatabum (la rassegnazione) che si apre persino a un breve e tumultuoso momento hard.
Altrettanti momenti sonori di pochi secondi introducono ogni brano anche se in realtà risultano parte integrante di ogni canzone e tra borbottii filtrati e rumorismi tronici (Porto, Fumo, Brezza ) ci piace segnalare il bel mezzo minuto pianistico di Preludio che sarebbe stato interessante sviluppare (e ascoltare) oltre quel breve margine di pochi secondi. Un prodotto piuttosto gradevole, quindi, che viaggia soprattutto su un registro tenue e sommesso e che si lascia ascoltare con un più che discreto piacere.
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