The Bumps Ars Insidiae
In precedenza noti come I Tangheri, The Bumps sono un trio composto da tre musicisti pugliesi: Vince Abbracciante alle tastiere, Davide Penta al basso e Antonio Di Lorenzo alla batteria. “Ars Insidiae” è il nuovo album: dopo lavori come “The Dharma Bums” o “Al Di Sopra Di Ogni Sospetto”, che li hanno visti collaborare con musicisti del calibro di Marc Ribot o John Medeski, e riproporre classici della lounge music italiana, stavolta propongono esclusivamente materiale autografo, suonato interamente dal trio con strumenti d'epoca; protagonisti organo, sia Hammond che Farfisa o Vox, e piano elettrico Fender o Wurlitzer. È un disco breve, solo otto brani (di cui uno, Duende, in due versioni) tutti strumentali e della durata di un 45 giri, molto vario. Se siete amanti del genere lounge, che da tempo in Italia e altrove è oggetto di grande riscoperta, ascoltare questo disco è un gran divertimento. Le melodie sono accattivanti, e gli strumenti analogici d'antan le fanno risuonare nel modo migliore. Il disco si apre con New York, brano leggermente più lungo degli altri, atmosfera urbana, molto funky/soul, con basso dal suono secco e tastiere intriganti. Piombiamo in pieni anni '60 con The Smell Of Poison Ivy, dichiarazione d'amore ad una delle musiciste più belle di tutti i tempi, e alle musiche che lei ama. Ottimo il brano scelto come singolo, Duende, dal ritmo sincopato, che ci trascina in un mondo onirico e ci fa immaginare di essere in un universo parallelo dove regna la buona musica. Vertice del disco, almeno per chi scrive, Nove, atmosfere canterburiane create da un ritmo swingante e un piano elettrico ricco di echi, I musicisti sono solo in tre, ma grazie alla loro tecnica, ottima ma mai esibita con invadenza, e al preciso interplay tra loro (pregevolissimo il lavoro di Di Lorenzo sui piatti), non si sente il bisogno di altre presenze, il trio è una rodata macchina da musica. Un disco allegro e sbarazzino, ma non per questo superficiale o facilone, che ci può far passare nel modo migliore una mezz'ora del nostro tempo. Imperdibile per gli amanti della lounge ma consigliabile a tutti.
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