MOSTRE – All Tomorrow’s Parties: Andy Warhol, la Factory e i Velvet Underground Galleria ONO Arte Contemporanea, Bologna, 15 dicembre 2011 - 11 febbraio 2012
La galleria ONO Arte Contemporanea di Bologna ospita fino all'11 febbraio la mostra “All Tomorrow's Parties: Andy Warhol, la Factory e i Velvet Underground”. Si tratta di un'esposizione fotografica che raccoglie, a scopo di vendita, un'ottantina di scatti di diversi fotografi che hanno immortalato Andy Warhol, poliedrico artista ed esponente di spicco della pop art americana, i Velvet Underground, il gruppo rock a cui Warhol era legato da un sodalizio artistico durato formalmente fino al 1968, anno in cui John Cale ha lasciato il gruppo, e alcuni ospiti e momenti collettivi della Factory, lo studio newyorkese di Warhol diventato presto laboratorio di sperimentazione, luogo in cui vari personaggi legati all'arte e alla musica si ritrovavano negli anni '60. Lou Reed e i Velvet, Mick Jagger e gli Stones, Bob Dylan, David Bowie, Salvador Dalì, Allen Ginsberg, William Burroughs erano alcuni tra questi personaggi.
Accanto a loro, altre persone, anche meno note, ruotavano attorno alla Factory, musicisti, poeti, pittori, attori, drag queen e artisti di ogni genere, aiutavano Warhol nelle sue creazioni pittoriche e di altro genere (abiti, scarpe e oggetti vari), recitavano nei suoi film e contribuivano a creare quell'atmosfera tipica della Factory. Come ricordato in una didascalia della mostra, John Cale ha detto nel 2002: “Non era chiamato la Fabbrica
senza motivo. Era là che la linea di assemblaggio delle serigrafie aveva luogo; e mentre una persona produceva una serigrafia, qualcun altro poteva girare un provino. Ogni giorno si faceva qualcosa di nuovo”. Una fucina di creatività che produceva anche una certa quantità di introiti, denaro che Warhol usava per organizzare feste ma che distribuiva anche tra i suoi amici della Factory, in modo da permettere loro di vivere senza problemi in quell'ambiente e – certo – anche di continuare ad alimentare così il suo laboratorio creativo. Le opere in mostra sono di fotografi della Factory: Anton Perich, Fred McDarrah, David McCabe, Ugo Mulas, Jarry Schatzembergher, Ron Spencer, Elliot Landy, Lisa Law, Adam Ritchie.
Le foto, tutte in bianco e nero e molto belle, ritraggono principalmente Warhol con altri personaggi, come Keith Richards o Salvador Dalì, in posa davanti alle sue opere o all'interno della Factory. Vi sono poi diverse foto dei Velvet Underground e alcuni splendidi scatti di Nico. Christa Päffgen, in arte Nico, modella tedesca e poi musicista, era stata presentata a Warhol da Bob Dylan e aveva cominciato a frequentare la Factory. Warhol l'ha poi voluta come attrice in alcuni suoi film sperimentali e l'ha convinta a unirsi ai Velvet Underground con cui ha inciso nel 1967 il primo, noto album, prodotto da Warhol che ne aveva anche ideato la altrettanto nota copertina con la banana sbucciabile, di cui peraltro All Tomorrow's Parties è uno splendido brano. Insieme a “All Tomorrow's Parties”, e sempre fino all'11 febbraio, nella stessa galleria ONO si può vedere anche la mostra “Punk, l'ultima rivoluzione”, una piccola selezione di foto dedicate al punk '77.