Toumani Diabate & Sidiki Diabate TOUMANI & SIDIKI
[Uscita: 05/05/2014]
# Consigliato da Distorsioni
Che cristallina meraviglia la kora del maestro Toumani Diabate provoca in chi ha la fortuna di ascoltarla. Nella sua trentennale carriera Toumani Diabaté ha collaborato a progetti diversi in album jazz, blues, rock, flamenco, dimostrando una grande versatilità e sensibilità, oltre alla sublime tecnica nello strumento. Molto richiesto e stimato ha collaborato fra gli altri con Bjork, Herbie Hancock, Taj Mahal, Roswell Rudd, Damon Albarn, esibendosi in diversi festival in Occidente, numerosi anche gli incontri con musicisti maliani, da Ballake Sissoko fino al grandissimo chitarrista Ali Farka Touré con il quale ha fatto due dischi: soprattutto il primo “In The Heart Of The Moon” che nel 2006 gli valse un Grammy è un capolavoro che non dovrebbe mancare in nessuna collezione. Adesso Toumani si propone in duo col ventitreenne figlio Sidiki, altro virtuoso della kora, che prosegue la tradizione di una famiglia che per via maschile da settecento anni si tramanda la passione e la dedizione per la musica. Il padre di Toumani è stato il primo nel1970 a dare alle stampe un disco di kora. Anche Sidiki ha avuto esperienze musicali e nel suo paese è una vera star dell’hip hop in duo col rapper Iba One.
«Il passato che incontra il presente per l’avvenire» questo rappresenta per Toumani il disco, il rinverdire una tradizione di conoscenza, tecnica, ispirazione attraverso il figlio, così come era accaduto con suo padre e così via di generazione in generazione. Il disco è stato registrato a Londra al RAK studio, con pochissimi interventi in fase di produzione. E’ comunque i due musicisti sono stati registrati su due canali diversi, il destro per Sidiki, il sinistro per Toumani, dandoci così la possibilità di apprezzarne le molte somiglianze e le poche differenze di stile. In particolare il figlio sembra avere un ritmo leggermente più sincopato, mentre il padre privilegia piani più distesi e malinconici. La kora, una sorta di arpa a 21 corde, in mano ai due virtuosi mostra le sue qualità e potenzialità di strumento estremamente espressivo e suggestivo, dalla molteplice varietà di toni, ne sgorga fluida una melodia ancestrale e senza tempo di grande forza evocativa. Lo stile può ricordare di volta in volta i raga indiani, o sonorità blues o il pizzicato della chitarra spagnola.
“Toumani & Sidiki” è un album strumentale, ma non per questo meno inserito e coinvolto nella vita e nella storia della comunità di appartenenza. Anche i Diabate, come altri artisti dell’area e del continente, Rokia Traoré, Bombino, Tamikrest, Tinariwen, Aziza Brahim, si sentono profondamente parte integrante della comunità, secondo la ricca e antica tradizione dei griot, e stavolta le loro canzoni sono ispirate e dedicate a personalità, avvenimenti della storia recente del Mali. Così si omaggiano figure positive del paese africano: Dr Cheikh Modibo Diarra celebra l’ex primo ministro e ambasciatore all’Unesco e Toguna Industries rende tributo a un’azienda che si è molto prodigata a favore dei contadini nel corso della crisi agricola del 2013. Hamadoun Toure è invece dedicata a un ingegnere maliano segretario generale dell’ITU, agenzia ONU per le nuove tecnologie. Ma c’è anche il dolore, soprattutto nella sofferta Lampedusa, luogo simbolo del dramma dei migranti: le note sembrano compenetrarsi profondamente nella tragedia dei naufraghi in un finale di rara intensità emotiva, in un disco di profonda spiritualità
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