Tracey Thorn Tinsel and Lights
[Uscita: 30/10/2012]
# Vivamente consigliato da DISTORSIONI
Chi ha amato e conserva un buon ricordo di certo cool-pop inglese anni ’80 dalle fattezze eleganti ed un po’ aristocratiche, annovererà senza dubbio alcuno tra le band migliori ad averlo rappresentato The Style Council del grande mod-father Paul Weller ed Everything But the Girl, il duo formato dal multistrumentista Ben Watt e dalla pianista, lead singer e compositrice Tracey Thorn, dal timbro di voce inconfondibile, sobrio e perennemente velato di tristezza. EBTG scrissero, soprattutto negli eighties, prima che nel decennio successivo techno ed electronics inquinassero non di poco la purezza della loro ispirazione, alcune pregevolissime pagine di pop screziato di folk e jazz, che non farebbe male (anzi!) ascoltare ancor oggi per capire dove sta di casa lo stile ed il buon gusto in musica: del duo consigliamo caldamente a chi sta leggendo e intendesse recuperarlo i primi due album su tutti, “Eden” (1984) e “Love Not Money” (1985).
Poi l'esile e diafana Tracey ha inciso tre album solisti di cui due nel primo decennio del duemila: questo delicatissimo quarto lavoro, “Tinsel & Lights”, è un album natalizio a tutti gli effetti – a partire dalla copertina - che esce con due mesi buoni di anticipo sulla festività, composto tutto di covers sull'argomento, di provenienza assortita, eccetto due composizioni originali della Thorn (le delicatissime Joy e Tinsel and Lights). Gli autori scelti sono tutti di primissimo ordine: dai classici e stagionati Randy Newman, Dolly Parton, Ron Sexsmith, Joni Mitchell ai più moderni Sufjan Stevens, Low, Stephin Merritt (TheMagnetic Fields), Green Gartside (Scritti Politti) sino a Jack White, le cui composizioni Tracey piega docilmente – anche la più carnosa del pacchetto, In The Cold, Cold Night di J.White - e con grandissima classe ai suoi registri interpretativi che son rimasti, in barba agli anni trascorsi, sempre molto cool e seducenti.
Insieme agli arrangiamenti più canonici in qualche caso l’artista si limita ad accompagnarsi col piano (Snow – Randy Newman), in qualche altro fanno capolino violini discreti (Like a snowman - Stephin Merritt) o un accompagnamento ritmico sintetico (Sister Winter), o solo una chitarra elettrica, come nella bonus track (USA) 25th December, song degli Everything But the Girl, ripescata dal bell’album del 1994 “Amplified Heart”. Quando infine sono pianoforte ed archi ad intrecciarsi si materializzano scampoli di poesia sonora ineffabile, come nell’evergreen Have Yourself A Merry Little Christmas, scritta nel 1943 da Hugh Martin & Ralph Blane, interpretata in passato da Judy Garland, Frank Sinatra, Bob Dylan, che la Thorn ci restituisce in una performance davvero toccante. Da non perdere anche l'ispirato duetto vocale tra Tracey Thorn e l'ormai storico leader degli Scritti Politti, Green Gartside nella fredda Sister Winter di Sufjan Steven. Così, cantando di neve e pupazzi di neve, fredde notti e natali che si augura siano felici Tracey e “Tinsel and Lights” - un disco dal fascino senza tempo - ci introducono, un pò prematuramente, alla festività più amata e più odiata dell’anno.
Il problema è che forse andrebbe rivalutata una parte almeno degli orribili anni 80. Non tutto si esaurì nei vestiti terribili e nelle canzonicne (e nelle acconciature agghiaccianti). La politica fu uno schifo, a in campo musicale… aspettiamo voi per ripensarci su…
…ma certo Stefano, hai ragione, se hai letto questa mia recensione già invitava a riscoprire i migliori album degli E.B.T.G. degli anni ’80. E poi sono usciti in quella decade sempre in UK altri ottimi lavori, qui sarebbe un pò lungo elencarli. Ci adopereremo per riscoprirli, anche se in parte l’abbiamo già fatto, non solo nel sito, anche nel blog che l’ha preceduto per alcuni anni. E poi non dimentichiamo negli anni ’80 l’ottimo Aussie Rock proveniente dalla lontana Australia, prodigo di album eccezionali
pasquale wally boffoli