Crystal Stilts NATURE NOIR
[Uscita: 17/09/2013]
# Consigliato da Distorsioni
Una delle band più promettenti della new wave psichedelica newyorkese o se si preferisce della rinascita psycho-garage del nuovo millennio: così si è scritto più di una volta su Distorsioni sui Crystal Stilts, band di Brooklyn, NY guidata dal giovane, distaccato e freddo front-man/lead vocal Brad Hargett e dal chitarrista velvetiano JB Townsend (gli altri sono Andy Adler al basso, Kyle Forrester all’ organo ed il batterista Keegan Cooke che ha rimpiazzato nel 2011 Miss Frankie Rose). Sono soprattutto “Alight Of Night In” (2008) “Love with oblivion” e “Radian Door EP”(2011) le sapide ed acide opere in studio a suffragio della suddetta tesi iniziale, ma i Crystal Stilts, che pur dieci anni di vita li hanno compiuti in questo 2013, una promessa ormai non lo sono più: questo loro nuovo “Nature Noir” li conferma una splendida realtà non della psichedelia americana tout court, ma piuttosto di uno psych-pop che songs come Star Crawl, Memory Room, Sticks & Stones, Spirit In front of Me cercano di mettere a punto con sussiego e raziocinio. Sono in buona compagnia i Crystal Stilts da questo punto di vista: pur con i molti e dovuti distinguo rimangono fratelli di sangue di validissime psycho band americane terzo millennio come White Hills, Psychic Hills (anche loro provenienti della grande mela), Wooden Ships, The Spyrals (San Francisco), Black Angels (Texas).
La strada maestra del pop Crystal Stilts l’avevano già imboccata nell’EP Radiant Door, ma in Nature Noir si ricerca la quadratura perfetta: Hargett e c. la trovano nella vivace Future Folklore, sorta di We're Gonna Have a Real Good Time Together più acida ed infida, che dovrebbe essere tramandata alle future generazioni come la perfetta ballata velvetiana da terzo millennio, dal giro armonico e dall’inciso perfidi e seducenti. Lì dove ci si inoltra in un impegno strumentale psichedelico più marcato (Darken the Door), in direzione vintage e pinkfloydiana, si rimane affascinati ma è episodio isolato. L’influenza più pesante che i nostri manifestano è - come d’altronde alcune band della nuova psichedelia inglese (Underground Youth) - quella di Jesus & Mary Chain (un’onda lunghissima la loro!), quanto e più dell’altra, chiarissima, dei Velvet Underground: Electron Rising, Worlds Gone Weird, Phases Forever, Nature Noir tendono a sviluppare, potenziare, e psichedelicizzare ulteriormente ma con discrezione quel concetto perfetto di pop dark ed obliquo che i fratelli Reid avevano messo a punto. Sarà interessante verificare se la band in futuro continuerà in questa direzione o preferirà intraprendere la strada più tortuosa della sperimentazione, attenderemo con ansia.
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