Joan As Police Woman DAMNED DEVOTION
[Uscita: 07/02/2018]
Stati Uniti #consigliatodadistorsioni
Arriva al settimo capitolo la storia musicale di Joan Wasser con lo pseudonimo di Joan as Police Woman e le sonorità si fanno cornice minimale con un certo ritorno alle origini dopo le digressioni pop di “The Classic” e più sperimentali di “ Let it be you”. Una voce che racconta in maniera magistrale atmosfere oscure ed intimiste dando forma a quello che da sempre, nei lavori dell’artista americana, è il ruolo catartico che la musica ricopre. In questo disco le atmosfere jazz e blues, già comuni ad altri lavori di Joan, si tingono di elettronica e synth accompagnati da beats essenziali tracciando un percorso che, snodandosi tra dodici tracce, ci parla di amore, sesso, libertà, dolore, il tutto raccontato senza autocommiserazioni o malinconie, anzi in maniera spesso suadente e sexy a riprendere la lezione di artiste come Sade ed Annie Lennox.
A livello sonoro sicuramente molto ha influito la collaborazione con Benjamin Lazar Davis sul precedente Let it be you, per questa nuova capacità dell’artista di Biddeford di mettersi a maneggiare e manipolare i suoni con le macchine.
Influenze quasi trip-hop in Rely On e Wonderful, intense le ballads Warning Bell (primo singolo estratto) e I Don’t Mind, senza dimenticare il pop più “leggero” di Tell Me, Damned Devotion e Valid Jagger, il tutto sempre in un perfetto equilibrio tra tensione emotiva e sofisticata leggerezza. Un lavoro'notturno' da ascoltare più e più volte per apprezzarne le svariate sfumature sonore e sensoriali. Con questo disco Joan Wasser si conferma tra le migliori songrwriters femminili contemporanee. Seppur spesso sottovalutata rispetto a colleghe quali PJ Harvey, Cat Power, Ani DiFranco, Björk, Tori Amos, St. Vincent la nostra dimostra di avere carattere, personalità, alla continua ricerca di mondi nuovi e nuove vie per comporre canzoni sempre più liberatorie e esplorative.
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