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12 Maggio 2015 ,

Filarmonica Municipale LaCrisi SENTO CADERE QUALCOSA

2015 - Autoproduzione

Filarmonica Municipale LaCrisi SENTO CADERE QUALCOSADella banda hanno il piglio ludico e sbarazzino, del cantautorato l'attenzione ai testi, ma per il resto l'elemento assolutamente principale di questo secondo disco del gruppo toscano è la musica, mai banale, ma raffinata, sperimentale che si manifesta attraverso arrangiamenti, certamente molto curati, ma che soprattutto sanno valorizzare le potenzialità espressive dei diversi strumenti e sottolinearne la loro forza comunicativa. Se infatti il Premio Ciampi assegnato l'anno scorso alla Filarmonica Municipale LaCrisi certifica la bontà e il valore dei testi, che qui si ispirano al poeta Nathan Zach, da una sua raccolta è tratto il titolo di questo disco, quello che più colpisce è l'ottima qualità della musica. I Nostri, Pierfrancesco Del Seppia (Voce, Chitarre), Matteo Lenzi (Synth, Organo, Marimba, Percussioni, Harmonium), Giulia Costagli (Sax, Flauto, Voce), Luca Di Pietro (Batteria, Basso, Drum Machine) e JacopoStaccioli (Trombone), costruiscono delle trame sonore fantasiose e varie che hanno il fascino caotico e anarchico di un Frank Zappa e una struttura che si basa sul conflitto, dissonanze, controtempi, tempi dispari, distorsioni, tutto contribuisce a creare un effetto spiazzante, un'originale psichedelia patafisica che rimanda a Canterbury e al Rock in Opposition, ma anche all'eleganza 'classica' della Penguin Café Orchestra.

 

index1Ai brani cantati si alternano intriganti e godibili tracce strumentali, è vero che forse sedici tracce sono forse troppe, ma la varietà degli arrangiamenti e degli approcci stilistici rende l'ascolto certo a volte impegnativo, ma ripetitivo o banale. Merito anche della produzione di Alessandro Fiori (Mariposa, Betti Barsantini) che contribuisce a ben bilanciare l'aspetto cantautorale e le trame strumentali e partecipa suonando il basso, il violino e cantando.. Fra i brani segnaliamo l'accattivante A Mezzo Metro la cui malinconia e il senso di sospensione e di attesa sono sottolineate da un'elettronica liquida e minimale, Chi Sceglie Cosa con le sue atmosfere sospese e inquiete, ricorda certe cose di Richard Buckner, mentre Io Mi Procuro dei Soldi testimonia della versatilità della band nel suo sapersi giostrare fra ironia e drammaticità. Negozio di Dischi è un frenetico jazz prog canterburiano il cui testo, cantato a gran velocità, non lascia indifferenti, Spara al Coniglio sceglie invece sonorità rumorose, Piove in Casa ha ritmo bandistico e Tipi Svegli si sviluppa su un basso morriconiano e dà vita a un finale ironico e beffardo. La Filarmonica Municipale LaCrisi parla di “Sento Cadere Qualcosa” come di un disco di svolta, ebbene la strada intrapresa sembra proprio quella giusta.

 

Ignazio Gulotta
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