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25 Settembre 2014 , ,

Electric Wurms MUSIK, DIE SCHWER ZU TWERK

2014 - Bella Union
[Uscita: 19/08/2014]

 USA                                                                                                      # Consigliato da Distorsioni

electricNon disponendo di un’astronave e rifuggendo da qualsivoglia propellente psicotropo, per le nostre escursioni galattiche non ci resta che la musica. Due umani che risiedono nella prolifica costellazione Flaming Lips, Wayne Coyne e Steven Drozd,  agevolano lo spirito da “spazio ultima frontiera” attraverso la sigla Electric Wurms e un concentrato di polvere cosmica a base deutsche elektronische musik, non privo di derive gloriosamente prog (Yes). Levitiamo perciò da zavorramenti gravitazionali grazie a questa contenuta raccolta di sei tracce dal parimenti teutonico titolo “Musik, Die Schwer Zu Twerk”. Qui si sfida l’universo a suon  di tastiere retro-futuriste più o meno programmate, rutilanti ritmiche tribali, contrappunti di bassline crude e pennate iperuraniche che ritmano vocalità a tratti very dreamy, golose di lussureggianti sospensioni ultraterrene, quasi come in un immaginario alla Roger Dean virato Flamings Lips, ma in un asciutto contesto kraut.  

 

La dilatazione spazio temporale porta ad autentiche fughe mentali e non si resiste più di tanto alla levitazione dell’opener I Could Only See Clouds, traccia con tipiche accordature elettroniche raccolte in  gangli  melodici nel cantato aerospaziale, sebbene in un brano dall’incedere spezzato, convulso e preciso quanto si può permettere in fatto dielectric ritmiche il miglior progressive germanico d’antan. Siamo poi a lambire l’ascesi di Futuristic Hallucination, col planare panoramico (su di un mondo o nel nostro cervello?) di un basso remoto in echi leslie e spirali di stupefazioni trance che, senza soluzione di continuità, introducono a The Bat, voce filtrata e impersonale, litania di una marcia dolente per il mesto attracco della flotta spaziale tornata sconfitta alla base. Ed ecco finalmente, col successivo Living, il migliore imprinting cosmico/esistenziale 70’. Deutsche-welle con tutto il carico di melanconico vocalizzo in estensione dronica, batteria che pulsa mappata da tastiere lunari, unitamente a chitarre che a tratti distorcono di brutto, come sappiamo accade quando si sfreccia in modo inusitato tra corpi celesti o corpi umani. 

 

Parte poi un must dal titolo Transform!!!: canalizzazione ultra-violenta di basso protervo, batteria fratturata, chitarra dal ringhio metronomico, voce dilaniata ed elettronicherie che generano sibili, larsen stridenti, risuoni di forsennate ginnastiche su manopoloni electric1vintage portati a fondo scala. Chiude il cerchio Heart Of The Sunrise, splendida cover dell’omonimo pezzo degli Yes (da “Fragile”, 1971) qui rivisitato in bignamica sintesi, incastonato a buon diritto in questa piccola grande raccolta di ancestrali freakkerie. Dal giro dei Flaming Lips dunque (Dave Fridmann mixer e produzione), dai loro progetti estemporanei e dalla riconosciuta capacità di deludere molto raramente nel proprio divenire artistico, ecco Musik, Die Schwer Zu Twerk.  Appena ventinove minuti di musica. Ventinove minuti-luce.

 

Voto: 8/10
Marco Prina

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