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15 Febbraio 2012 ,

Bologna Violenta / GunZard KILLERS CONTRO KILLERS – 7″

2011 - Suoni Grezzi Rec
[Uscita: 01/12/2011]

La violenza più esplicita e truculenta del suo progetto, Nicola Manzan ce l'aveva già  palesata nei ventitre raccapriccianti episodi de "Il nuovissimo mondo" (Bar La Muerte 2010). Nelle tre brevissime piécès di questo split invece, Bologna Violenta sfodera tutta la sua istrionicità di polistrumentista e grande appassionato dei B-movies polizziotteschi degli anni 70 per re-interpretare alcuni spezzoni di colonne sonore tra le più godibili e rappresentative del genere. Ecco allora riaffiorare l'ironia mordace del suo concept per adattarsi e rendere omaggio allo spirito tragicomico all'italiana raccontato da registi quali Umberto Lenzi e Bruno Corbucci,  da compositori geniali quali Franco Micalizzi e i fratelli DeAngelis, capaci di amalgamare in chiave scanzonata e irresistibilmente trash venature funk, prog e jazz in una poltiglia esplosiva quanto fantasiosa ed elettrizzante.

 

Un genere recentemente riesumato e posto alla ribalta con grande successo dai Calibro 35. Incursioni hardcore, cut up, ritmiche esplosive, intermezzi parlati e campionature, oltre al bizzarro dispiegamento di numerosi strumenti e sapienti tocchi di elettronica per tornare a raccontare la storia di cult movie epocali: “Il cinico, l'infame e il violento”, con il brano Running to the airport e sequel dagli omonimi “La banda del gobbo” e “Squadra anti scippo”. Nell'altro lato del disco invece il noise elettronico dei GunZard riprende il filo del discorso giocando con alcuni bizzarri rimescolamenti tratti dal film di Lucio Fulci che dà nome al pezzo: “Non si sevizia un paperino”. Una panoramica visionaria che ci restituisce l'abile gioco delle contrapposizioni rappresentato nello splatter thriller del 1972. L'ossessione per le ambivalenze e per il doppio, resa in modo emblematico dalle musiche di Riz Ortolani (ha fatto scuola la sua serie "Mondo Cane" del 1962) e dal pezzo melodico e romantico di Ornella Vanoni  Quei giorni insieme a te, si ritrovano tutte nel condensato gioco di tagli, riverberi e sintetizzatori. Materiale che riscritto sul vinile trova senz'altro il suo humus più ideale e la sua più autentica forma rappresentativa. 

 

Romina Baldoni
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