Migliora leggibilitàStampa
12 Settembre 2015 , ,

The Reatards GROWN UP, FUCKED UP

2015 - Prima Uscita: Agosto 1999 - Goner Records
[Uscita: 21/08/2015]

Stati Uniti  #consigliatodadistorsioni     

 

REatards homepage_large_9bd00b9f“Grown Up, Fucked Up” secondo disco dei Reatards esce per la prima volta nel 1999. Oggi a 15 anni di distanza la Goner Records ne ripropone una ristampa che costituisce un'ottima occasione, per coloro che se lo fossero perso al tempo, per sopperire a questa fondamentale mancanza. Un Jay Reatard acerbo e poco più che adolescente vomita nei solchi di un heavyweight vinyl di ottima fattura corredato da mp3 free download. Ne risulta una prova dalle sonorità lo-fi acide e frenetiche come si addice ad un disco di quasi ventenni infatuati da punk, garage e rock'n'roll. Un pugno allo stomaco (Blew my Mind) sferrato da un suono marcio e fetente (Alls I got is Rock'n'roll) mentre scorre Sick When I see che è come radersi a secco. Sudici, malati, ansimanti e perversi. In questo album si respira dal primo all'ultimo pezzo l'urgenza e la necessità di esternare emozioni e sentimenti per non farli implodere dentro. Ne deriva una voce sguaiata che si muove sulla sporcizia musicale di Lick on my Leather. Brani della durata di meno di un minuto in cui l'immediatezza e la genuinità compositiva escono con furia dirompente (You'll See), in wodoobilly frenetici che parlano di suicidi del sabato notte (Sat.Night Suicide). Finalmente un po' di quiete con Heart of Chrome per poi ripartire subito con l'infettiva No One Stands Me. A metà disco Jay non ce la fa più ma le droghe (benchè qui ancora leggere) lo supportano nell'handclapping della parossistica Tonight I'll come.

 

reatards01Una sirena fastidiosa introduce i rantoli di Get Outta Our Way. E' un Jay sfrontato ed irriverente nei confronti dell'ascoltatore, salvo poi tornare in sé e virare su toni più ragionati in Who You Are. E' come se si strappasse le corde vocali immolandole alla bassa fedeltà di un rock marcio e stralunato che ci ha insegnato ad amare: veloce, schizofrenico, travolgente. E via così attraverso gli abissi sonori di Miss You, Eat Your Heart Out, I Want Sex. Gli episodi più rock'n'roll del disco (I'm Gonna Break Down) sono come uno squarcio di luce proveniente dalla porta di entrata del manicomio di Grown Up, Fucked Up. Una porta dalla quale si reatards2entra ma non si esce. Le ultime tre tracce (aggiuntive rispetto alla versione originale del 1999) completano la lobotomizzazione di chi ascolta. Poi requie. Negli anni successivi Jay si dedicherà a diversi progetti paralleli tra i quali spicca sicuramente per importanza quello dark-wave dei Lost Sounds. Solo al termine di questa travagliata esperienza (per vari motivi personali) in un periodo libero dalle droghe recupererà (più come attitudine che come suono) sui suoi dischi solisti, il sound delle origini ma non vivrà abbastanza per riformare i Reatards.

 

Voto: 8/10
Alessio Mazzocchi

Audio

Inizio pagina