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17 Settembre 2016

Noura Mint Seymali ARBINA

2016 - Glitterbeat Records
[Uscita: 16/09/2016]

Mauritania   #consigliatodadistorsioni       

 

noura mintSecondo disco, almeno per quanto riguarda il mercato occidentale, per la splendida cantante mauritana Noura Mint Seymali: anche qui, come nel precedente del 2004 “Tzenni”, oltre alla voce suona l'ardine, tradizionale strumento a 9 corde, tradizionalmente riservato alle donne e ad accompagnarla ci sono alla chitarra il marito Jeiche Ould Chighaly, il bassista Ousmane Touré e il batterista Matthew Tinari che è anche il produttore.  Del resto squadra che vince non si cambia e i musicisti coinvolti in questo secondo lavoro “Arbina” appaiono in forma straordinaria, per tutto il disco si respira un'energia che trasuda autentico spirito rock, ma anche la forza e la potenza emotiva di una musica che ha profonde radici nella cultura e nella storia di un popolo. Unire tradizione (Seymali proviene da una famiglia di griot) e stili, strumenti della musica occidentale non sempre è operazione facile, si rischia di scontentare sia i fautori del purismo etno-folkloristico, sia gli appassionati di rock.

Ebbene possiamo dire che il risultato è invece di grandissimo valore, Arbina è al tempo stesso uno degli album di rock più eccitanti e riusciti degli ultimi anni e un incontro affascinante dentro la musica e la cultura dell'Africa occidentale.

 

noura L99A9226Siamo facili profeti a predire che non sarà molto facile imbattersi in dischi più avvolgenti, magnetici, creativi di questo Arbina, che rischia di far apparire asfittici e anemici gran parte degli album rock prodotti in questo scorcio di secolo da musicisti occidentali.

La voce stupefacente di Noura Mint Seymali si spande nell'aere con una forza emotiva trascinante impressionante, si innalza verso il cielo a invocare la benevolenza divina. Arbina è parola che indica la divinità, e verso la terra a incitare uomini e donne ad agire per realizzare le speranze proprie e del loro popolo. Mentre la sezione ritmica crea un groove che sa di afrobeat, di rock blues, di martellante funk, la chitarra solista disegna arabeschi sonori acidi e distorti che sanno di blues e di nourapsichedelia e sensuali sinuosità orientaleggianti, in un incessante dialogo con la voce e con l'ardine. Il risultato è pura magia, la musica fluisce con un impatto e una naturalezza che travolge tutto e tutti, impossibile resistere, anzi è meraviglioso lasciarsi avvolgere nelle spire di una musica che è il trionfo dello spirito creativo che è proprio della grande arte.

Tutte splendide le dieci canzoni, i cui testi ruotano intorno al concetto di 'sébeu', ovvero ciò che l'uomo può fare per migliorare il proprio destino: così Arbina parla della necessità per le donne di usufruire della prevenzione sanitaria, Ghizlane invita a seguire i propri sogni e Richa invoca il potere della musica, come nella tradizione griot elementi personali, poetici e temi sociali si intrecciano continuamente a formare un vivido affresco della vita della popolazione mauritana. 

 

Voto: 9/10
Ignazio Gulotta

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