John Mayall/The Cyborgs 09/12/2012, Live, Trezzo D'Adda (Milano)
A corredo della pubblicazione su Distorsioni - a cura di Guido Sfondrini - di un esteso profilo su John Mayall, uno dei mentori senili fondamentali del british blues ancora in febbrile attività in studio e sui palchi, eccovi un essenziale live report sempre del nostro Guido Sfondrini del suo concerto milanese del 9 Dicembre, uno dei due del brevissimo tour italiano di fine 2012 di Mayall. (P.W.B.)
IL CONCERTO
Domenica 9 dicembre 2012, John Mayall ha suonato al Live di Trezzo D’Adda, hinterland milanese, primo di due eventi live nel dicembre 2012 del maestro del british blues in Italia. Il giorno dopo, il 10 dicembre 2012 Mayall ha suonato al Gran Teatro Geox di Padova. Gruppo opener del concerto milanese i romani The Cyborgs, il duo mascherato: al di là di questa loro non originalissima proposta (The Residents, Bob Log III lo hanno già fatto), hanno suonato bene, picchiano duro con il loro boogie ossessivo, ma al contrario di altri che risultano alla lunga ripetitivi e monocordi, The Cyborgs hanno delle ottime dinamiche e una notevole padronanza della scena, in uno scenario inquietante stante le loro maschere da saldatore che ne celano l’identità; hanno suonato un ottimo set, con covers come I Gotta Move e loro brani.
Poi è arrivato on stage il Vecchio Leone di Manchester, con la nuova band: Rocky Athas (lead guitar), George Rzab (bass) e Jay Davenport (drums). Old John è in gran forma e sciorina un repertorio di suoi brani (California, Dirty Water etc.) e brillanti blues covers (tra cui Help Me e Stormy Monday), sino alla finale Room To Move, con un entusiasmante intermezzo basso-armonica che fa spellare le mani al pubblico. Bis richiesto a gran voce dal numeroso pubblico, una lunga All Your Love, con il chitarrista Rudy Rotta ospite e una lunga jam a tre chitarre finale. John Mayall ha 79 anni, ma è in forma smagliante e tiene il palco come un ragazzino, suona tastiere, chitarra e armonica con il suo tipico stile che ne ha fatto un protagonista della storia del blues a livello mondiale. Unica nota critica riservata al chitarrista Rocky Athas, bravo e onesto professionista, ma con un suono un po’ monotono e forse penalizzato da un volume troppo basso, il buon Buddy Whittington era un'altra cosa.
Line up:
John Mayall: lead vocal, chitarra, harmonica, keyboards
Rocky Athas: lead guitar
George Rzab: bass
Jay Davenport: drums
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