John Wetton-Geoff Downes: "Icon Zero" Ristampe, Antologie, Box
Sul finire degli anni ottanta, archiviata la prima fase della fortunata esperienza Asia (supergruppo che annoverava tra le file anche il batterista Carl Palmer e Steve Howe degli Yes) John Wetton e Geoff Downes ebbero modo di ritrovarsi spesso in sala di registrazione per dare vita a coinvolgenti improvvisazioni musicali. A distanza di qualche anno le registrazioni effettuate in presa diretta di queste attività ricreative finirono raccolte nell'album "Wetton Downes" (2001), lavoro piuttosto grezzo ma da considerarsi a posteriori legittimo precursore del progetto Icon, sviluppato dal talentuoso binomio a partire dal 2005. Alcuni mesi prima del suo congedo dalla vita terrena - avvenuta nel gennaio scorso al termine di una lunga malattia - l'ex vocalist di King Crimson e UK ha dato il via ad una operazione di remaster del suddetto lavoro; la necessità di collocare cronologicamente il disco in testa alle realizzazioni effettuate da Wetton in tandem con il tastierista di Video Killed The Radio Star e "Drama" ne ha suggerito la modifica del titolo, efficacemente ribattezzato “Icon Zero”.
Quindi l'annuncio da parte della label Cherry Red Records della disponibilità sul mercato del recupero di questo ennesimo e suggestivo tassello dello sconfinato archivio storico-musicale Wetton. In coda alle tredici tracce della raccolta originaria trovano spazio due bonus tracks riguardanti la demo di She Knows e la versione alternativa di I Would Die For You; il modus operandi di “Icon Zero” è inevitabilmente quello tipico delle realizzazioni Asia con Downes abile nell'elargire melodiche parabole elettroniche e Wetton, di rimando, ad amplificarne il pathos con la sua tipica interpretazione emotiva. Tra gli episodi più interessanti del disco si segnalano Kari-Ann (con il contributo del chitarrista Scott Gorham dei Thin Lizzy), Walking On Air, Don't Say It Again e We Move As One nella quale fa la sua comparsa la vellutata timbrica della storica biondina degli svedesi Abba Agnetha Fältskog. In merito alla pubblicazione di Icon Zero Geoff Downes si è così espresso: «Wetton era un genio in tutti i sensi, ed io ho avuto il privilegio di aver preso parte a buona parte della sua carriera. Il progetto Icon di per sé rappresenta solo un ciclo del nostro lavoro insieme e questo album mostra una parte importante di questo sviluppo. La straordinaria presenza di John può essere percepita su ogni nota e testo di queste canzoni».
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