Barbagallo BLUE RECORD
Uscita: 16 marzo 2013
Carlo Barbagallo, estroso artista (compositore, arrangiatore, ingegnere del suono, produttore) siculo trapiantato a Torino, già conosciuto per le performance con band di tutto rispetto come: Albanopower, Dead Cat In A Bag, La Moncada, etc, ritorna con un nuovo album dal titolo “Blue Record”. Disco di qualità che rappresenta bene l'artista e le sue varie sfaccettature musicali. Otto tracce e 40 minuti, più o meno, di sound variegato, che spazia dal jazz al progressive, dalla ballad rock (la struggente Rainbow) al blues (di SoulSelf), dal country (vedi For the Turnstiles) al funk/soul di una riuscitissima versione di For The Turnstiles di Neil Young, fino ad arrivare alla sperimentazione (Rats & Mosquitos tra le altre) che attraversa tutto il disco. Blue Record dà una forte sensazione d'improvvisazione e di psichedelia anni 60 (a tratti alla Byrds), merito dei musicisti che Barbagallo ha riunito. Un album variopinto, che si discosta certamente dalle mode e che mette in risalto la musica, quella pura, suonata da strumenti veri, senza artifizi e con tanta competenza, che non ha bisogno di contorni perché di sostanza ce n’è parecchia. In Blue Record l'anima di ognuno dei componenti della band (provenienti da Io Monade Stanca, Airportman, Dead Cat In A Bag, Manuel Volpe, Les Dix-Huit Secondes) si fonde in una sola, dando vita a un disco totalmente istrionico, che trasuda divertimento, nel quale lo scambio di ruoli è massimo e nessuno è leader e protagonista se non la musica. Barbagallo ha fatto un disco intelligente e ricco di passione.
Video →
Commenti →