Il nuovo lavoro di David Byrne
L’arte di David Byrne è sempre stata una missione all’insegna dell’irrealtà, un mosaico di elementi pescati ai quattro angoli del tempo e dello spazio, proiettandosi in infiniti “mondi possibili”. Anche i più lividi e nevrotici affreschi metropolitani dei Talking Heads, pur nella loro inequivocabile ispirazione iperrealista, si mantenevano costantemente su un piano prossimo all’allucinazione.
Ci sembra, dunque, particolarmente appropriato (oltre che coraggioso, visti i tempi che corrono) il titolo dell’undicesimo album solista del Nostro, “American Utopia” (in arrivo il 9 Marzo 2018 via Todomundo-Nonesuch), con il gradito ritorno del vecchio complice Eno in sede di produzione/scrittura e uno stuolo di collaboratori dai piani alti della nuova scena elettronica, tra cui Oneohtrix Point Never. E altrettanto utopico si prospetta il nuovo tour mondiale dell’artista, nelle sue intenzioni “il più ambizioso dai tempi di Stop Making Sense". [Massimiliano Speri]
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