Bloodshed Remains PEACE EP
[Uscita: 19/08/2016]
Austria
Il quartetto austriaco dei Bloodshed Remains vanta una discreta esperienza live internazionale e ha al suo attivo due LP e un EP nel solco dell'hardcore. Non si può certo affermare che al solo suono del loro nome si sollevino masse deliranti e infoiate, eppure la longevità del progetto, in piedi dal 2006, denota una certa vivacità artistica in grado di esprimersi anche in questo nuovo EP, “Peace”. Vivacità creativa incoraggiata anche dalla new entry alla chitarra e alla voce, Stefan Haring, che ha innalzato il tasso tecnico della band. I riferimenti della band sono piuttosto classici e ben riconoscibili e si muovono tutti nell’ambito hardcore e trashcore: i nomi li conoscete tutti e vanno da Agnostic Front da una parte a Kyuss dall’altra. Peace non si muove di un millimetro da questi riferimenti, né da quanto prodotto in precedenza ma prova a tessere onestamente il filo di un discorso fatto di passione e attitudine live.
I quattro brani di cui si compone l’EP sono al loro modo dei piccoli saggi di onestà artistica, i Bloodshead non ti danno nulla di più e nulla di meno di quanto promettono o di quanto già si sapeva prima del nuovo ascolto. E così si passa dalla repentina Peace, una sorta di grindcore al quale sono stati sottratti bpm, allo sludge scolastico di Bright Lies. Burn Out ricorda le radici hardcore della band ma anche qui siamo in presenza di una onesta produzione seriale di genere. Meglio con Victim of Circumstance con il quale la band sembra ritornare a flirtare con la vena creativa, in consonanza con gli ultimissimi Napalm Death. Peace è un lavoro di grande schiettezza al quale non si può chiedere altro che di restare con rigore nel solco di un genere agonizzante ma rappresentato con una encomiabile e asciutta dignità. Gli appassionati possono comunque rimanere molto fiduciosi verso l’uscita della prova sulla lunga durata di cui Peace è solo una tappa intermedia.
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