Laura Marling ONCE I WAS AN EAGLE
[Uscita: 28/05/2013]
Davvero impressionante l'ascesa stilistica di Laura Marling, bionda inglese di Eversley, Hampshire arrivata a soli 23 anni di età al suo quarto lavoro adulto. Il padre Charles Marling è un insegnante di musica e la introduce rapidamente nel circuito folk londinese giudicato il posto ideale per far crescere e stimolare la passione musicale della piccola. A soli 16 anni Laura si sposta nella capitale inglese e ben presto matura le sue prime esperienze musicali come quella importante con la formazione originale di Noah and the Whale con i quali partecipa al disco di debutto, "Peaceful, the world lays me down" (2008). Nonostante 18 anni possono sembrare pochi Laura si sente già matura per debuttare in proprio e lo fa con un disco davvero sorprendente, "Alas, i cannot swim" (2008) davvero un bel debutto a dispetto della giovanissima età. Altrettanto convincenti i seguenti "I speak because i can" (2010) e "A creature i don't know" (2011) che dimostrano un talento notevole ed una forte crescita compositiva. Crescita che giunge ad una vera maturazione con questo superbo quarto album, "Once i was an eagle". Laura Marling scrive canzoni di grande fattura, e sembra farlo da una vita, non ha le classiche esitazioni o ingenuità delle cantautrici alle prime armi. Un disco registrato l'estate del 2012 che supera abbondantemente l'ora di durata con ben 16 bellissime composizioni che catapultano l'inglesina fra gli astri nascenti della nuova generazione di songwriter al femminile, inglese ma che sembra avere quali fonti di ispirazione altre grandissime d'oltreoceano quali Joni Mitchell, Carole King e Laura Nyro. Sì certo è sempre difficile e pericoloso un accostamento con personalità di così alta statura ma le impressioni all'ascolto sono proprio quelle.
Le prime quattro canzoni del disco sono in pratica una sequenza unica di 16 minuti, un ambizioso ancorché splendido four-song cycle, ben documentato dall'affascinante video che l'accompagna. Little love caster, Devil's resting place, Undine, Where can sono canzoni come cristalli puri. Strepitoso l'incedere di When were you happy? con un morbido tappeto percussivo e con il reading di Laura davvero da brividi. La splendida ballata Master hunter ha pure buone frecce nel suo arco mentre le notturne Little bird e Love be brave sono due mirabili incanti sonori. Si narra che l'inglese ha registrato l'intero disco in soli 10 giorni in quel di Bath e che le sole parti vocali e di chitarra sono state prese dal vivo in take unica in un solo giorno (!). Con lei ci sono Ruth de Turbeville al violoncello, Rex Horan al basso ed il bravo Ethan Johns alle percussioni che ha pure prodotto l'album. Il resto e tutto il merito vanno alle ali d'aquila di Laura Marling che fanno volare il disco altissimo, in ambito femminile la cosa migliore uscita di questo 2013, album meraviglioso ed artista da adorare.
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