Greg Haines MOMENTS ELUDING
[Uscita: 31/10/2012]
# Vivamente consigliato da DISTORSIONI
Greg Haines é un talentuoso compositore britannico di adozione berlinese che ho avuto il piacere di ascoltare in occasione della 27^ edizione della rassegna musicale barese Time Zones, rimanendo quasi folgorato dalla bellezza e limpidezza emotiva delle sue composizioni; Haines è un giovane musicista con un background di tutto rispetto, proveniente dalla scuola dei grandi maestri di classica contemporanea ed elettronica colta come Philip Glass, Steve Reich ed Arvo Pärt, compositore estone massimo esponente del minimalismo sacro, dal quale trae maggiore ispirazione. La sua musica é un armonioso mix di suadenti melodie di pianoforte, delicate tessiture di violoncello e sintetici suoni elettroacustici, sospesa tra minimalismo classico e sperimentazione elettronica. Dopo il suo debutto nel 2006 con "Slumber Tides", pregevole album che ha ricevuto il plauso unanime di pubblico e critica, seguito nel 2009 da Komarovo singolo ambient per organo, piano e samples e nel 2010 da Until The Point of Hushed Support composizione per quintetto d'archi, organo, pianoforte, percussioni ed elettronica, quest'anno ci delizia con ben due uscite, a marzo con la superlativa "Disgression", cinque composizioni che vedono la partecipazione di un ensemble di ben 18 elementi e del violinista Iden Reinhart e ad ottobre con "Moments Eluding" (Solo Piano Series - Vol. 3), breve EP di solo pianoforte registrato nel dicembre del 2010, in collaborazione con Peter Broderick presso il Tabalet Estudis di Valencia e pubblicato ad ottobre 2012 dall'etichetta svedese Kning Disk.
Greg Haines con "Moments Eluding" ci regala otto piccoli cristalli di emozioni che brillano di purezza ed irradiano un'innegabile grazia intrisa di malinconico romanticismo. Il brano di apertura Snow Airport (For Piano), già presente in Slumber Tides, ci accompagnerà adagio fino alla vibrante Peter's Advice, seguita dalla struggente Sehnsucht e da The Highest Point In Elbert County che delicatamente vi accarezzerà l'anima; ma il momento più alto lo toccherete con la stupenda With Everything That Breathes che vi riscalderà e rattristerà al tempo stesso e con The Spin che con i suoi virtuosi ed ipnotici arpeggi vi trascinerà in una spirale di emozioni, per poi chiudere magnificamente con la calda atmosfera di Last Time I Tried e con la lenitiva Better. Moments Eluding, ci riporta alla memoria frammenti di vita, brevi attimi che sfumano via dolcemente come le timide ed impalpabili note del suo piano che, con il loro grazioso e lento dispiegarsi, creano evanescenti armonie che si dissolvono vaporose nell'etere. Moments Eluding é quasi sublime nella sua semplicità e come un caldo abbraccio o uno sguardo seducente vi rapirà il cuore, un meraviglioso capolavoro da ascoltare in una di queste fredde e piovose serate autunnali, a meditare e riflettere sui momenti più belli ormai sbiaditi dal tempo.
Salve, mi permetto di citare un passo dall’intervista che Enzo Restagno ha fatto ad Arvo Part, contenuta in Arvo Part allo specchio:
“…Non posso pensare, come fa invece una parte della critica, di appartenere alla categoria di chissà quale “minimalismo sacrale”. Non vale neanche la pena parlarne…non ho alcuna intenzione di scrivere musica mondana, ma non sono neanche in condizione di scriverne di sacra”.
Inoltre parlare di minimalismo nel suo caso è inappropriato, dal momento che il suo metodo “tintinnabuli” in comune col minimalismo ha solo alcuni elementi marginali.
Grazie Matteo per le tue puntuali precisazioni, che passo all’autore della recensione. Alla prossima …
wally boffoli
distorsioni dir.edit.art.