Travis & Fripp DISCRETION/FOLLOW
[Uscita: 2/10/2012]
# Vivamente consigliato da DISTORSIONI
Due opere in virtuosa collaborazione, uscite a ridosso l’una dell’altra, di due autentici guru della musica colta contemporanea: Theo Travis e Robert Fripp. Il primo, flautista, sassofonista e compositore eccellente, dal passato augusto di componente dei Gong, prezioso autore in proprio, poi, e collaboratore dei più importanti musicisti della scena avanguardistica attuale (Fripp, ovviamente, David Sylvian, Steven Wilson, Bill Nelson, Roger Eno, John Foxx, Jah Wobble); il secondo, il Re Cremisi, non ha bisogno di presentazione alcuna.
Qui, elaborano suoni dal pronunciato sapore ambient, tratti da alcuni concerti dal vivo tenuti in giro per le terre d’Albione, tra il 2008 e il 2010, in luoghi suggestivi e profondamente evocativi, quali: cattedrali, in Cornovaglia precipuamente, e piccole chiese rupestri dalla perfetta acustica. Temi sonori concepiti per spazi intrisi di misticismo e sommamente esplicativi di crepuscolari paesaggi dell’anima, per chitarra in soundscapes e flauto e sassofoni. Suoni morbidamente modulati, a somiglianza di molli tappeti di note che si adagiano florealmente nei prati della mente, donandole lucore.
DISCRETION
A cominciare, in “Discretion”, dalla splendida The Power To Believe-Pastorale, pezzo già inserito nell’omonimo album dei King Crimson, ma qui innovato sin dalle fondamenta in chiave ambient, col sax di Travis che intreccia ghirlande soniche sinuosissime con la chitarra del grande Fripp, sgranando le note una a una come da un filo di perle metafisiche. Il disco si dipana in un continuo e quieto cromatismo di atmosfere sature di bellezza espressiva, con la meravigliosa Soaring And Gliding, che ritroveremo anche in “Follow”, in cui la chitarra di Fripp assume proporzioni maestose, contrappuntata dal sax di Travis, sino al solenne e virtuosistico solo del finale, autentica gemma dal valore musicale inestimabile. Dal sapore più marcatamente sperimentale, dall’acchito leggermente più ostico, Rotary Symmetrical, mentre il flauto splendidamente dispiegato di Travis introduce l’intrigante A Careful Distance, con Fripp che torna a troneggiare nella seconda parte col suono liquido della sua chitarra synth. Chiudono l’album due ispirate tracce, dagli echi sperimentalmente complessi Refract, e dal respiro di mistica aura compositiva Duet For The End Of Time-The Power To Believe, un volo lento e solenne nei giardini della mente.
FOLLOW
In “Follow”, la musica è affatto consimile al summenzionato lavoro, se non addirittura più lieve e flebilmente eterea. Due le tracce in comune con “Discretion”, rielaborate lievissimamente: Soaring And Gliding e Rotary Symmetrical. Gli altri sette magici frammenti dell’album: Dark Clouds, rievocazione icastica di nubi in lenta corsa verso oscuri approdi autunnali; When The Rain Fall, nella quale il suono segmentato del flauto, tarsiato dagli impeccabili squarci chitarristici del Maestro Fripp, rappresenta in musica l’apparecchiamento della natura al prossimo discendere di una pioggia aurea.
Altri episodi notevoli dell’album sono: Hear Our Voice, sorta di mesta nenia per sax e chitarra; 1979, dal sapore iterativo vagamente à la Riley, con successivo dispiegarsi nelle classiche trame frippiane da soundscapes; il manto di sognanti note di Open Land; la splendida trasvolata su paesaggi cosmici di Return To Saturn, e la conclusiva e, stavolta, ritmicamente pregnante So There, nella quale la chitarra di Robert torna a graffiare come nella migliore tradizione crimsoniana, intrecciandosi col robusto sax baritono di Travis in una folle sarabanda di note, tesa a scarnificare il concetto stesso di suono, sino a svellerne i cardini con insospettata violenza espressiva. La tempesta dopo la quiete, verrebbe da osservare… Una doppia opera preziosa, intrisa di lucentezza e cristallina purezza, per raffinati esteti, per parnassiani d’elezione inclini all’ascolto di gemmanti sonorità, fuori da ogni steccato prosaico, fuori dall’Orbe musicalmente conosciuto.
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