The Soft Hills CHROMATISMS
[Uscita: 6/02/2013]
Nuova uscita per The Soft Hills, splendido gruppo di base a Seattle, dimostrazione vivente che laggiù non si suona solo grunge ed affini. Formati da Garrett Hobba, cantante e compositore, nel 1987, hanno nel corso di un ep e tre splendidi album inseguito un percorso musicale dedito al folk, alla psichedelia con tracce di sperimentazione sonora. Dall'acerbo ma già interessante esordio di “Painted World” (2008), passando per “Noruz” (2010) fino al notevole “The Bird is coming down to earth” (2012), la loro proposta ed il songwriting di Hobba, sempre più maturo, non ha conosciuto cedimenti né cali d'ispirazione. Questo ultimo "Chromatism" si può considerare a ragione il loro capolavoro, ricco di songs magnifiche che colpiscono al cuore anche dopo un primo frettoloso ascolto. Con Garrett Hobba suonano in questo disco Matthew Brown alla lapsteel guitar, Brett Massa al basso e Randall Skrase alla batteria.
Il disco come ci raccontano le note è in pratica la storia di uno schizofrenico bannato dal paradiso, dalle radio celestiali, con riflessioni sulla morte, oltre che lettere alla luna, alla pazzia e l'euforia. Una musica quella dei Soft Hills che pesca a piene mani dal più tipico sound indie-folk, arricchito però da inserti chitarristici e pianistici che aggiungono un fascino leggermente psichedelico a gran parte delle composizioni. Garret Hobba conosce il segreto per incantare l'ascoltatore, il mirabile opener di Riding high dimostra una classe superiore alla media dei suoi colleghi, ma è solo l'inizio di un avventura che regalerà molte sorprese. Sweet Louise scelto come primo singolo tratto dell'album è un robusto rock blues con venature psichedeliche, inevitabili gli accostamenti agli Arbouretum, gruppo che con i Soft Hills ed i Fleet Foxes rappresenta una delle poche realtà consolidate a giro per gli States, in puro ambito underground ovviamente. Quando i nostri rallentano vengono fuori ballate da paura come Marigolds, la bellissima Dear Mr. Moonlight, la lunare Payroll con la voce di Garrett raddoppiata dall'eco ,ma pure Desert Rose e Un, che sono quasi allineate con Thom Yorke ed i Radiohead vocalmente parlando.
Ma in "Chromatisms" non trovano proprio spazio pezzi mediocri, vedi alla voce Horse & carriage, brano sognante, ma soprattutto la doppia cavalcata elettrica di The gifts you hide e Mighty River che sono altra due epiche tracce con la voce di Hobba che rincorre il Neil Young rugginoso di fine anni settanta. Momenti intensi. The Soft Hills saranno in tour europeo ad aprile, in Germania e Svizzera, Italia ignorata al momento e penso che anche queste mie semplici ma sincere parole non serviranno per un ripensamento. Ma sperare non costa nulla. The Soft Hills: gran bel gruppo e gran bel disco questo "Chromatism", impossibile che non finisca molte volte nel mio lettore cd nelle prossime settimane.
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