Grimes ART ANGELS
[Uscita: 11/12/2015]
Canada
Claire Boucher –in arte Grimes- pubblica il suo quarto lavoro in studio e completa il passaggio dalla pseudo-sperimentazione degli inizi al puro divertimento del dancefloor e delle hit da classifica. Spariscono anche quei suoni che nel precedente “Visions” rimandavano ai primissimi Depeche Mode, l’anima dream-pop viene notevolmente ridimensionata ma l’artista canadese aggiunge strumenti (sintetizzati dai vari software: chitarra elettrica, archi e batteria su tutti) studiati appositamente per espandere l’orizzonte sonoro di questo nuovo “Art Angels”.
L’intro del disco, un breve affresco dream che lascia ben sperare non deve ingannare, ed anche se l’artista ha più volte dichiarato che l’album fu composto in un periodo di profonda tristezza, quel che segue è una successione di paillettes, stelle filanti, strobo, cartoni animati e balli senza pretese: Flesh without Blood/Life in the Vivid Dream il singolo più marcatamente mainstream e hit da classifica dal maggior successo commerciale su tutte, anche se REAliTi (presente nel disco in una versione diversa e più dance) aveva già chiarito tali intenti a metà anno.
Con Scream la Boucher tenta di calare l’asso, il pezzo sperimentale, e come in quasi tutti gli episodi di questo LP non le riesce nulla di meglio di un deodorante da mettere sugli scaffali dei supermercati mentre l’intento era quello di creare un ottimo profumo. E mentre quest’ultimo ha una struttura complessa che si lega sempre diversamente al soggetto che lo prova, Art Angels non fa altro che coprire con effetti speciali l’assenza di profondità o i cattivi odori, uniformemente. Sorvolando le scontatissime Kill V. Maim, Easily e Pin -tutte e tre ottime per Rihanna e Cristina Aguilera, non a caso l’artista canadese propose il singolo Go (qui assente) alla prima- meritano una menzione World Princess part II, Butterfly, pezzi che strizzano l’occhio ai Royksopp, il jungle-dance Venus Fly (ft. Janelle Monáe) e la title-track Artangels.
Il nostro viaggio nel supermarket è finito e nel carrello troviamo videogiochi, trombette di carnevale, coriandoli e ogni sorta di ammennicolo coloratissimo: il sottofondo privo di suoni caldi, come da tradizione dei centri commerciali, ci ha spinto inconsciamente all’acquisto di cose inutili o frivole, mentre il signore dai gusti facili canticchia compiaciuto Belly of the Beat mentre è in fila alla cassa.
Claire Boucher (Grimes): voce, synth, pc/mac, chitarra, produzione
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