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23 Maggio 2013 , ,

Kill Your Boyfriend KILL YOUR BOYFRIEND

Uscita: 2 Maggio 2013 - Shyrec

kill your boyfriendUn mix di dark rock, new wave ed elettronica (post) industriale. E un nome ripreso da un graphic novel DC Comics di Grant Morrison, Philip Bond e D’Israeli. È quanto proposto dai Kill Your Boyfriend, nati nel 2011 come side-project di Matteo Scarpa (voce, chitarra, synth-bass, un passato tra Wora Wora Washington e The Transisters) e Marco Fontolan (chitarra, ex Kitsune). Ai due si aggiungono Roberto Durante (synth, Hammond) e la drum machine di Alexander, sostituito dal vivo da Antonio Angeli. Dopo un EP promozionale, ecco l’esordio vero e proprio, registrato ai Cheap Studio di Treviso e mixato da Nicola Manzan (Bologna Violenta). L’artwork glaciale di Raquel Fernández restituisce bene la febbrile oscurità del lavoro, otto canzoni che per stile ed esecuzione si dipanano tra post punk (Chester, Henry), black shoegaze (Tetsuo, tra i migliori esiti dell’album grazie alla sua formidabile coda lisergica) e decadente romanticismo Eighties (Egon).

 

Qualcosa tuttavia non torna. L’ingranaggio spesso si inceppa perché fa leva su molto materiale già sentito e su citazioni sin troppo spudorate (Xavier – brano per altro ben scritto – è un omaggio/plagio ai Velvet Underground; Dexter agita violento lo spettro Jesus & Mary Chain). Il rock marziale, nero e martellante di "Kill Your Boyfriend" ha bisogno di qualche apertura dilatata e di qualche riff più efficace per raggiungere la sua perfezione. Probabilmente lo sanno molto bene anche Matteo e Marco, che nel finale di William si lanciano in una sorprendente, raffinata litania psichedelica che in poco più di quattro minuti renderebbe liquido il cuore del westerner più incarognito. Se l’indirizzo del secondo disco è questo, la formazione veneta è sulla strada giusta. Note conclusive di merito a Elisa Fabris che ha diretto le tre versioni cromatiche del notevole videoclip di Chester e alla Shyrec, che in compagnia di Go Down, Vaggimal, In the Bottle, Dischi Soviet Studio, Garage Records, Macaco Records e Electronic Fog fa parte del progetto Wires To, ovvero produrre musica indipendente a impatto zero.

 

Alessandro Zoppo

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