VeiveCura TUTTO E’ VANITA’
[Uscita: 14/02/2012]
# Consigliato da DISTORSIONI
Davide Iacono è un nome sconosciuto al grande pubblico, ha scelto il nome d'arte di VeiveCura e nel 2010 ha esordito con un ep di 6 tracce denominato "Sic Volvere Parcas", rigorosamente autoprodotto e completamente strumentale. Davvero un esordio originale ed atipico nel panorama nostrano, echi di 'discreet music' e di quella per film ed airport di Brian Eno - ambient in generale - su tutto una maestria pianistica davvero unica. Prima di questo Davide aveva collaborato, incontrato e suonato con alcuni dei più noti artisti nostrani, Cesare Basile, Moltheni, Amor Fou oltre al maestro Franco Battiato, siciliano come lui. Davide definisce la sua musica 'visual', ed in effetti gli aspetti visionari non mancano nelle magiche note che attraversano i suoi lavori, il tutto espresso in atmosfere rarefatte di una grazia non comune.
Le ottime impressioni dell'esordio trovano ampia conferma in questo "Tutto è vanità", magica opera seconda, che porta a perfetta maturazione il suono di VeiveCura, nello svolgimento dei suo otto delicati acquerelli sonori per circa trentatré minuti di durata. Rispetto al precedente la novità più rilevante è l'uso parziale della voce da parte di Davide, perfettamente allineata al suo tocco pianistico ed ai leggiadri arrangiamenti che arricchiscono il tutto. Stupende, da brivido in questo senso, Di roccia e Ciuri con voce sognante e splendidi inserti fiatistici: sembra di ascoltare certe perle anni 70 del prog italico, Celeste e De De Lind i primi nomi che mi vengono in mente. Delfini nello svolgimento di 7 minuti è inizialmente quasi bandistica, poi verso la metà tutto cambia, entra il magico piano di Davide, si smorzano gli umori, poi i fiati la fanno da padrone, per una degna conclusione di un altro pezzo da ricordare.
Gli altri strumentali sono dei piccoli gioiellini di delicatezza rara, dall'opener di L'alba, dentro, Correnti del nord vs. correnti del sud, Delfino io, delfino tu, per finire con la conclusiva Le nuvole, con finale in dissolvenza e nastri che girano al contrario. "Tutto è vanità" si presenta con una splendida copertina di taglio psichedelico, opera di Davide Mugnieco, ed è stato prodotto dall'emergente label perugina La Fame Dischi, per la quale è recentemente uscita l'interessante raccolta "Le canzoni migliori le scrive La Fame - Vol. 1" dal suggestivo titolo a doppio senso. Accompagnano Davide Iacono in questa sua ultima fatica, registrata presso La Giara, Modica (Ragusa), un esercito di validissimi collaboratori. VeiveCura, ricordatevi questo nome, una certezza per il futuro della nostra scena indipendente.
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