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15 Agosto 2014 , , ,

Hemelbestormer & Vanessa Van Basten S/T

2014 - Consouling Sounds
[Uscita: 07/03/2014]

split VVB                                              # Consigliato da Distorsioni

Per festeggiare i cinque anni di attività, l’etichetta belga ConSouling Sounds ha deciso di produrre una serie di split abbinando insieme alcuni dei nomi più interessanti del proprio catalogo: Alkerdeel & Gnaw Their Tongues, Amenra & Madensuyu, Hemelbestormer & Vanessa Van Basten. I belgi Hemelbestormer propongono un post metal dalle atmosfere black che ricordano la possanza dark dei Neurosis e degli Amenra. I Vanessa Van Basten sono invece noti per aver realizzato uno degli album di post-rock visionario più belli degli anni zero ( “La stanza di Swedenborg”, 2006), mescolando ambientazioni metal con le melodie ispirate alle colonne sonore dei maestri italiani (Morricone ed altri). L’immagine iperrealista della copertina, ispirata alle utopie di Magritte, mostra un’isola di roccia sospesa nell’aria, che fluttua al di sopra di una sconfinata distesa di ghiaccio. Il contrasto tra luce e ombra descrive simbolicamente il contrasto tra verità e credenza. Lo split segue una struttura circolare. Le monolitiche Alpha e Omega, che aprono e chiudono l’album, sviluppano un drone-ambient dai tratti black particolarmente possenti e glaciali

 

hemelPortal I e Portal II, scritte a quattro mani, si sviluppano invece attraverso texture ambientali che raccordano insieme le diverse sensibilità delle due band, quasi come un attraversamento tra luoghi e mondi diversi. Per i Vanessa Van Basten si tratta del secondo split in meno di un anno, dopo quello realizzato nel 2013 con i MoRkObOt per la Subsound Records. Il post-rock dei VVB nasce dall’influenza delle band più visionarie degli anni ’80 e ’90 (Godvanessa Machine, Godflesh, Swans) e si è trasformato nel corso degli anni in un rock strumentale eclettico tanto narrativo quanto descrittivo. Odyssey Song, introdotta dalle splendide melodie di Portal I, gioca sul contrasto tra sonorità pesanti (God Machine, Killing Joke) e sonorità più alternative (Nirvana/Dinosaur Jr). Hidden Under Terms Like si sviluppa invece su percorsi più aggressivi ed oscuri. L’iperrealismo descrittivo dei Vanessa Van Basten si esalta nelle splendide atmosfere di Portal II, per passare il testimone agli Hemelbestormer che con Omega hanno il compito di chiudere l’album. Un lavoro davvero ben riuscito.

Voto: 7/10
Felice Marotta

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