Scott Walker + Sunn O))) SOUSED
[Uscita: 20/10/2014]
USA # Consigliato da Distorsioni
Non stupisce che i Sunn O))) si siano lanciati in questa ennesima avventurosa collaborazione artistica, se si considerano quelle pregresse con Boris ("Altar", 2006), Nurse With Wound ("The Iron Soul of Nothing", 2011) e Ulver ("Terrestrials", 2014), non scevre da ombre, e critiche anche su questo sito. E' lapalissiana l'esigenza del duo incappucciato (Stephen O'Malley e Greg Anderson, cui in questo lavoro si aggiunge Tos Nieuwenhuizen) di continuare a sperimentare connubi artistici non ortodossi, per esplorare le pieghe del suono e del rumore più recondite. L'applicazione massiccia della loro filosofia sonora li ha portati a palesare il paradosso di voler 'far levitare il pubblico a furia di rumore', ma essa è perfettamente sintetizzabile in 'compito del musicista non è creare melodie, ma costruire suoni' (Felice Marotta in: Sunn O))), La Reh 012, recensione 2014, Distorsioni). Ed è esattamente questo che fanno i Sunn O))) in "Soused", stupefacente lavoro in simbiosi con Scott Walker. A suscitare di primo acchito meraviglia è piuttosto il nome di questo eterno magnifico crooner (ormai 71enne) accostato al duo di Seattle, ma poi inevitabilmente il pensiero va alla tanto vituperata opera "Lulu" di Lou Reed & Metallica (2011) di tre anni fa. Semplici coincidenze o segnali di un nuovo (più o meno conscio) corso artistico da terzo millennio questi tandem inusitati?
A prescindere, in Soused i risultati di questa collaborazione sono eccellenti: la saggia lapidaria costruzione 'cinematografica' - una vera colonna sonora, coadiuvata dalle orchestrazioni di Mark Warman - dei Sunn O))) di una vastissima gamma di suoni (clangori metallici, voragini sonore, lunghi orizzontali, plumbei drone di sordida quiete) è perfettamente funzionale agli spasmi operistici e ai drammatici up-and-down vocali di Scott Walker. La sua voce è in Soused ancora incredibilmente pura e potente, capace di toni espressionistici drammatici e supplichevoli, di toccanti abbandoni lirici. Soused è la terza magnifica parte di una ostica trilogia-terzo millennio, che ha come predecessori "The Drift" (2006) e "Bish Bosch" (2012), con la quale l'ex Walker Brothers ha radicalizzato la sua ricerca estetica, realizzando alcuni tra i più affascinanti e non ortodossi documenti sonori contemporanei. Soused (meno estrema ed angosciata di Bish Bosch), delle tre è la sezione più lucidamente visionaria ed avvicinabile, anche se, attenzione, rimane opera molto ostica e da maneggiare con cura, soprattutto se non si hanno frequentazioni d'ascolto con i due lavori precedenti della suddetta trilogia.
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