Tanika Charles SOUL RUN
[Uscita: 7/04/2017]
Canada #consigliatodadistorsioni
Dalla fredda Toronto arrivano l’artista, Tanika Charles, e il disco, "Soul Run", che non ti aspetti, cioè una ragazza di colore con una storia piuttosto complicata alle spalle e una raccolta di canzoni in piena tradizione soul, stile Motown o Muscle Shoals, per capirci. La storia complicata vede la nostra Tanika confinata in una cascina nelle sterminate campagne canadesi intorno alla natia Edmonton, impelagata in una relazione ormai alla fine, dalla quale fugge a bordo dell’auto “presa a prestito”, senza alcun rimpianto dall’altro membro della relazione in questione, per recarsi a Toronto e seguire la propria vocazione musicale. Dopo l’EP “What! What? What?”, promettente uscita del 2010, Tanika ha girato il mondo come backing vocalist per Bedouin Soundclash, Isis Salaam ed Emmanuel Jal e il Canada come solista, sotto lo pseudonimo di Ms. Chawlz, incoraggiata e affiancata dal fratello musicista. Intanto ha lavorato alla scrittura e alla registrazione di questo album, coadiuvata dal musicista canadese Ian James Jones e con la produzione di Slakah The Beatchild, uno che ha lavorato, tanto per dire, con un certo Drake.
Non potendosi giovare di finanziamenti particolarmente generosi, l’album è stato messo assieme in diversi studi di Toronto, ma, gli audiofili non si allarmino, è tutto meno che un demo, anzi suona alla grande. Un suono caldo, allo stesso tempo retrò e moderno, spesso scandito dalla sezione dei fiati, ma soprattutto incentrato sulla fantastica voce della Charles, capace di passare da registri confidenziali a potenti latrati senza alcuno sforzo, ben sorretta da calcolatissimi interventi delle “backing vocals”. L’album viaggia quasi sempre su ritmi sostenuti, con la sola eccezione della sontuosa, atmosferica ballata Heavy, con tanto di archi e chitarra blues in sottofondo, che merita senz’altro una menzione, assieme alla title track, uscita come singolo in UK, in purissimo stile Motown, all’appiccicosa Money, che rimane irrimediabilmente in mente, come la seguente Love Fool, in cui aleggia lo spiritaccio di un certo Burt Bacharach e all’autobiografica Darkness And The Dawn, dal riff circolare. Un esordio folgorante.
Video →
Commenti →