Thee Exciters PERPETUAL HAPPENING
[Uscita: 12/03/2012]
# Consigliato da DISTORSIONI
Per una volta non è necessario addentrarsi in percorsi labirintici per descrivere il tipo di suono di un album perché "Perpetual Happening" è un disco che si definisce in una sola parola: garage. Anzi, è un disco di ottimo e pulsante garage sound ben condito con tutti gli ingredienti del caso: dosi abbondanti di fuzz, voce urlante e wah-wah quanto basta, amalgamati in un impasto sufficientemente sporco e grezzo che si annuncia tale, senza possibilità di fraintendimenti, fin dalle battute di apertura del disco, con la bella Dinosaur Traffic. Poi all'interno di questa ampia etichetta (ben più ampia di quanto probabilmente molti possano pensare) i Thee Exciters sono abili a spaziare e a muoversi in lungo e in largo fino toccarne, e a volte quasi a dilatarne, le pareti.
In “Perpetual Happening” si passa quindi da sonorità garage-psych, come nel brano di apertura, ad atmosfere più marcatamente psichedeliche, alla 13th Floor Elevators nel secondo brano, la title track, per poi deviare verso suoni psychobilly, alla Cramps, in Devil’s Make Up, passare per la fuzztoniana Paint Me e la acida Mirrors Never Lie, e arrivare a ritmi spezzati e serrati più affini al punk, in brani come Flower Punk Girl. Proprio questa abilità nel diversificare il suono, pur all'interno di un genere ben definito, rappresenta il punto di forza dell'album, al quale si aggiunge l’impatto fresco e genuino che riescono a ottenere (ebbene sì, anche se stiamo parlando di suoni ispirati agli anni Sessanta!) e a esprimere con molta personalità.
Sembrano provenire da quell'ondata di gruppi garage o neo-garage, che dir si voglia, che hanno rivisitato il sixties sound negli anni ’80, epoca nella quale sarebbero senz’altro stati a loro agio. Il nome che si sono dati, tra l’altro, coincide con quello di una band americana a prevalenza femminile attiva negli anni Sessanta (però scritta con l'articolo normale “the” e dedita a suoni pop), ma i nostri Thee Exciters sono invece un combo inglese, nato a Southampton nel 2003. Conviene specificarlo perché qua e là nel web un po’ di confusione tra le due band viene fatta. Iniziano con il nome di The Mood, che ben presto cambiano, e pubblicano da allora il 7” “Johnny’s Too Messed Up”, l’EP “Dial ‘E’ For Excitement” e nel 2008 il primo album, che già si era fatto notare, “Spending Cash, Talking Trash”. Dall’uscita dell’EP in avanti rimangono fedeli all’etichetta Dirty Water, una garanzia per gli amanti del garage. A loro e a tutti il suggerimento di non perdere d’occhio i Thee Exciters.
Commenti →