Todo Modo TODO MODO
[Uscita: 16/10/2015]
#consigliatodadistorsioni
Diceva Sant'Ignazio di Loyola nei suoi Esercizi Spirituali: “Todo modo para buscar la voluntad divina”, cioè “Ogni mezzo per cercare la volontà divina”. La carica inquietante di quella espressione è stata metaforizzata da Leonardo Sciascia nel celebre romanzo “Todo Modo”, con cui analizzava i rituali di una società corrotta e dedita al culto di un'autoconservazione del potere di cui la politica costituisce la fenomenologia. Proprio alla forza ancora attuale di quelle riflessioni si sono ispirati Xabier Iriondo, Giorgio Prette e Paolo Saporiti con i Todo Modo realizzando un esordio discografico destinato a non passare inosservato. Il disco è una sintesi delle diverse attitudine dei tre musicisti che riesce a fare convivere con estrema naturalezza asprezze, avanguardia, canzone d'autore e verbo letterario che adotta i registri della cronaca e del grottesco per restituire il ritratto impietoso della società. Superati gli iniziali pregiudizi connaturati ad un'operazione di questo genere, considerato che due terzi dell'organico provengono dagli Afterhours, si può affermare che il disco vive di vita propria, con brani che possiedono un'anima obliqua e attraversati da un'elettricità costante e abrasiva.
“Todo Modo” ha una doppia natura, irrazionale e cerebrale: la parte irrazionale è rappresentata dalla furibonda dimensione sonica apprestata da Iriondo che riempie tutti gli spazi con continue stratificazioni di suoni di vario genere, la parte cerebrale del disco è costituita dalla scrittura di Saporiti e dalla consueta scansione precisa e senza sbavature del drumming di Prette.
L'album non è immediato, svelando le sfumature che risiedono nella scelta dei suoni o nelle parole solo dopo alcuni passaggi nel lettore. Se l'iniziale Soffocare, singolo che ha anticipato l'uscita del disco, è un ritorno a casa per chi ha seguito le traiettorie degli Afterhours e le sperimentazioni di Iriondo, la successiva Togli le mani da lei è una delle più belle ed intense tracce del disco con un avvio leggero e sincopato pronto ad esplodere, così come il vortice di suoni disturbanti in Come fossi Dio, oppure in La Via che alterna momenti di quiete apparente con il fragore metallico delle chitarre.
Troviamo ancora il riff hard di Alle Volte con Iriondo che sembra giocare pericolosamente con l'alta tensione, o ancora il caos ordinato di Il mio amore per te in cui le parole di Saporiti ricordano l'ironia di un Rino Gaetano in versione noir. Da segnalare il mood teatrale di L'Attentato in cui la scrittura raggiunge livelli di eccellenza, articolando un mantra che ti prende per mano come in una danza sull'orlo dell'abisso. Ci auguriamo che i Todo Modo diano una discendenza a questo capitolo discografico omonimo che conferma come, al di là delle classifiche di vendita, la musica italiana d'autore goda di ottima salute. Alla faccia di quelli che non se ne sono accorti.
Commenti →