Nada L’AMORE DEVI SEGUIRLO
[Uscita: 15/01/2016]
#consigliatodadistorsioni
Singolare percorso quello compiuto da Nada, da idolo pop adolescente al Festival di Sanremo, a grintosa rocker nostrana. Questo nuovo “L’amore devi seguirlo” continua quanto di buono fin qui inciso dalla cantante livornese (di Gabbro, per la precisione), con una serie di canzoni incisive, dominate dalle chitarre, di quelle che entrano in testa già dal primo ascolto. Aprite le città, basata su arpeggi aspri, apre il disco alla grande, da ascoltare anche il testo così attuale in un’epoca storica in cui le classi dirigenti soffiano sul fuoco della guerra tra poveri mentre, come disse il Poeta, “all we need is love”. Un bell’esempio di folk urbano contemporaneo.
Ancora meglio la seguente Una pioggia di sale, folk rock minimalista che se arrivasse da una chanteuse di Detroit o Minneapolis farebbe gridare al miracolo quella stampa sempre in cerca di nuove sensazioni. Nella maggioranza delle canzoni del disco si parla di amore. Ma è come ne parlano Nada e i suoi accompagnatori che conta. I testi non sono mai sdolcinati, nemmeno quando parlano del quotidiano. La musica è rock, non pop radiofonico, e ci piace, forse è fuori moda ma noi non ne avremo mai abbastanza.
Il disco è piuttosto vario, spazia dalla ballata rock basata sulle chitarre, con un minimo di screziature di elettronica (La canzone dell’amore, singolo in uscita l’8 gennaio, scritto per un gruppo di ragazzi diversamente abili, The Dreamers, che hanno partecipato all’incisione e ai cori, Finché tu vorrai, Non capisci più) al blues (Non sputarmi in faccia). L’anima popolare della cantante toscana emerge nel valzer L’estate al mare, quella più pop in La bestia, melodia stile anni ’60, che però è il brano che ci convince meno.
Finale intimista con Ballata triste, che tratta dell’ormai imprescindibile tema della violenza sulle donne, con un arrangiamento semplice ma molto incisivo, con sax e tastiere, e All’aria aperta, inno alla libertà accompagnato da piano e organo.
Questo disco è stato pensato e composto da Nada con un programma di computer, l’idea iniziale era di pubblicare un singolo ogni tanto, ma ne è nato un album corposo e coerente, che è stato inciso con fedeltà agli arrangiamenti originali, in modo che apparisse molto spontaneo e non costruito. È un lavoro veramente riuscito, che ogni nostro lettore ascolterà con passione. Nada ci indica la strada: L’amore devi seguirlo. Sbaglia chi non la seguirà (soprattutto sul terreno del rock).
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