Crosby, Stills, Nash & Young CSNY 1974
[Uscita: 8/07/2014]
# Consigliato da Distorsioni
Fu il mitico promoter Bill Graham a volere fortemente quel tour. Arene con un minimo di ventimila posti con punte di cinquantamila od ottantamila. Fu lui a proporre a David Crosby, Graham Nash, Stephen Stills e Neil Young il tour più grande mai realizzato da una band. I Beatles avevano suonato allo Shea Stadium, gli Stones avevano avuto Hyde Park e Altamont, ma mai nessuno aveva osato prevedere una serie di concerti con una media di trentamila presenze ogni sera. Lui si. E i quattro, reduci dai fasti di "Deja Vu" e del leggendario "4 Way Street" accettarono. Quelle trentasette date, i suoni e le leggende che ne scaturirono hanno per decenni alimentato le fantasie dei fans e il sogno di poter se non vedere, almeno ascoltare qualcosa di quello che è passato alla storia come il "Reunion Tour" del'74. Ora, a distanza di quarantanni, quel sogno diventa realtà.
Grazie al lavoro certosino durato cinque anni di Graham Nash è possibile godere di 40 tracce custodite in un lussoso box set ricco di 3 cd e un dvd che attinge a 9 di quelle date e ci restituiscono il suono e l'atmosfera irripetibile di un'era in cui la musica non ha forse cambiato il mondo, ma di certo ha segnato le esistenze di tre o quattro generazioni. La resa sonora ha del miracoloso. La pulizia estrema che lascia cogliere le più intime sfumature esecutive. La scelta dei brani che, come afferma lo stesso Nash, sembrano susseguirsi come tasselli di un unico mosaico, consegnano alla storia un documento che non ha eguali. Inevitabile chiedersi perchè, ad esempio, un pezzo come Carry On sia stato escluso, ma la risposta ce la fornisce lo stesso Nash: "abbiamo discusso a lungo su cosa mettere o meno e nonostante abbia ascoltato una quantità infinita di Carry On, non abbiamo trovato una versione all'altezza delle altre canzoni presenti sul disco".
CD 1 - Ma la scaletta è da brividi. Love the one you're with apre l'opera cosi come allora apriva i concerti ed è, senza ombra di dubbio, la più bella mai registrata dai quattro. Wooden Ships, Immigration man, Helpless e Carry me non sono da meno. La band incanta: oltre ai quattro un grande Tim Drummond al basso, Russ Kunkel alla batteria e Joe Lala alle percussioni. Johnny's Garden, Traces, Grave Concern e una magica On the beach precedono una fantasmagorica versione di Black Queen con uno Stills in stato di grazia, pronto a proiettarci col suo antico sodale Young in un caleidoscopio di assoli pregni di lisergico blues. Almost cut my hair non ha bisogno di parole, va solo ascoltata. La struttura del box ripropone fedelmente quella dei concerti del '74. Una parte iniziale elettrica prelude ad una session acustica che a sua volta dà la stura ad un'apoteosi elettrica finale.
CD 2 - Change Partners apre il cd acustico e stende il tappeto rosso per una incommensurabile The Lee Shore. Crosby violenta la sua anima ed incanta i nostri cuori. Raro trovare tanta intensità in un brano, in una voce. Only love can break your heart ti abbraccia e ti stringe a sè come solo i pezzi più ispirati di Neil sanno fare. Our house e Fieldworker ci accarezzano sublimi fra dolcezza e impegno. E' il Nash che amiamo. Ma è Guinevere a sorprendere ancora una volta. Sempre Nash ci racconta di come considerassero difficile suonarla di fronte a 50.000 persone eppure la magia risulta intatta. Cosi come nella splendida Time after time. Prison song e Long may you run precedono Goodbye Dick, una chicca di 1 minuto e 30" scritta da Neil per festeggiare l'addio di Nixon seguita da Mellow my mind al banjo e una struggente Old Man. Sembrerà prolisso elencare ogni brano, ma davvero è difficile non citare ogni singola meraviglia di questo lavoro. Word game, Myth of sisyphus, Blackbird, Love art blues, Hawaiian sunrise aprono il sipario su due capolavori come Teach your children e Suite: Judy ble eyes che chiudono il secondo CD.
CD 3 - L'atmosfera è incandescente. Il tour d'altronde non fu una passeggiata. Droghe, alcool, scontri fra ego primarie rischiarono più volte di minarne la riuscita, ma Nash è riuscito a coglierne il meglio, la grande affinità fra i quattro, l'incredibile, unica alchimia che li ha sempre legati e l'altrettanto unico rapporto che ha sempre legato loro al pubblico sterminato dei fans. Col terzo CD ci si catapulta in un turbine prichelettrico che da Deja Vu ci proietta verso My angel, Pre - road downs e una stratosferica Don't be denied. I ricordi struggenti e malinconici di Neil son qui... ora... come quarant'anni fa. Revolution blues... e poi le rabbiose invettive antimilitariste di Military Madness (quanto è attuale purtroppo questo pezzo!) e Long time gone. La grande bellezza di Pushed it over the end e la celebrazione corale di Chicago e Ohio chiudono la parte puramente sonora di questo sogno digitale.
DVD - Aggiunge fascino visivo ad alcune di queste tracce mostrando l'incredibile atmosfera di quel tour, le folle oceaniche che lo hanno accompagnato e i volti e i gesti che per tanti di noi sono più che familiari. Nash ha lasciato una speranza per un eventuale tour di CSNY nel 2015. Dopo questa meraviglia sarebbe un ulteriore sogno, quello definitivo, che si avvera. Long may you run boys!
Correlati →
Commenti →