The Incredible String Band LIVE AT FILLMORE 1968
Una volta – ci disse un amico gran collezionista di dischi jazz – quando avevamo 30/40 dischi li conoscevamo nota per nota, erano parte integrante della nostra vita, oggi che ne abbiamo migliaia quanti possiamo dire di conoscere davvero? Abbiamo pensato a queste sacrosante parole riascoltando la meravigliosa musica della Incredibile String Band in questo fantastico cd che riproduce un concerto tenuto nel 1968 al Fillmore, perché i dischi del gruppo di Mike Heron e Robin Williamson hanno fatto parte di quel ristretto gruppo che nei primi settanta abbiamo ascoltato centinaia di volte, amandoli alla follia. Non era immaginabile una serata in compagnia di amici senza che la colonna sonora prevedesse un disco della ISB ad accompagnare dolci e sognanti viaggi erbacei, così come quei viaggi non erano concepibili senza l’accompagnamento delle loro canzoni.
Riascoltarli oggi mantiene intatto il piacere e l’emozione che le brillanti e affascinanti melodie folk accompagnate dal suono originale di una strumentazione varia ed esotica avevano più di quaranta anni fa, come dimostra l’influenza che la loro musica ha tuttora su tutta la scena psico-folk. Ma veniamo al disco, registrato il 5 giugno del 1968 al newyorkese Fillmore East durante il tour per promuovere il loro capolavoro “The Hangman’s Beautiful Daughter” che aveva fatto seguito all’altrettanto favoloso “The 5.000 Spirits Or The Layers Of The Onion” e anticipava di pochi mesi l’uscita del doppio “Wee Tam And The Big Huge”, dischi dai quali sono in gran parte tratte le canzoni di questo live, come dire il periodo migliore e più fecondo del duo scozzese, quello assolutamente da non perdere. Anche se i giudizi severi che spesso si leggono sulla loro produzione successiva ci sembrano decisamente ingiusti, visti dal vivo nel 73 e nel 74 erano ancora in grado di entusiasmare, come dimostrano i cd “BBC Radio 1 Live In Concert” e il live in Canada “First Girl I Loved”, entrambi registrazioni degli anni ’71, ’72. Ma qui siamo su un altro pianeta; Mike Heron e Robin Williamson, qui ancora per poco senza Licorice e Rosie che saranno poi presenti in “Wee Tam And The Big Huge”, appaiono in forma smagliante, le canzoni sono eseguite con impeccabile tecnica e trasporto emotivo, i due si alternano al canto o duettano con incantevole lievità, si dimostrano pluristrumentisti abili e fantasiosi. Mike Heron suona sitar, organo, chitarra e percussioni, Robin Williamson chitarra, gimbri, percussioni, kazoo, flauti, violino.
La straordinaria abilità di creare una musica completamente nuova e originale in sintonia con il sogno hippy partendo da una profonda conoscenza delle tradizioni folk celtiche e creando sonorità nuove e imprevedibili attraverso l’uso di strumenti poco usati o provenienti da esperienze musicali diverse e lontane, l’India, l’Africa, la musica tradizionale americana, la capacità di scrivere canzoni di sorprendente inventiva, di creare melodie sognanti, dolci, in cui l’acido psichedelico si immerge nel sogno bucolico della pace e dell’amore, ne fanno una delle band più importanti dell’epoca e dell’intera storia del rock. Le registrazioni di questo live di ottanta minuti sono state ottimamente rimasterizzate e il disco è stato approvato dalla band; il libretto contiene foto, note esaustive e un ricordo di Robin Williamson ma soprattutto in primo piano sono dieci canzoni indimenticabili eseguite in modo fantastico, anche con quel pizzico di humour che ha sempre contraddistinto la band: i tre divertentissimi minuti di Bell Ringing ne sono un perfetto esempio. Possiamo considerare questo “Live At Fillmore 1968” il disco dal vivo che completa la straordinaria discografia del gruppo scozzese e che non può mancare nella discoteca dei fan, per gli altri può essere un primo passo per conoscerli e amarli, perché l’album può essere considerato anche come una sorta di magnifico best of.
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