Terry Callier IL COLORE DELL’ AMORE (1945-2012)
Con Terry Callier se ne va una grande persona, un grande dimenticato. Nativo di Chicago, apprende fin da giovanissimo a suonare il piano e compone a soli 11 anni le sue prime canzoni. Suona nelle coffeehouses della sua città dove colpisce l'attenzione di Charles Stepney della Chess che gli concede una chance sotto forma di un singolo, Look at me now nel 1962. E' un bel brano soul/rhythm and Blues, da notare che il nostro è ancora minorenne. Terry a questo punto è maturo per il debutto: “The New Folk Sound of Terry Callier”, (1964) inciso per la prestigiosa etichetta jazz Prestige, è già una prova sorprendente e matura, la voce di Terry è splendida, da notare i brani It's about time e la lunga I'm a drifter che la band psych H.P. Lovecraft prenderà a prestito per il suo primo album. Il debutto passa completamente dimenticato da tutti, Terry a questo punto si prende una bella e lunga pausa di riflessione, pur continuando a scrivere per sè ma soprattutto per altri artisti.
In tutto questo tempo prendono quindi corpo le sue migliori composizioni che confluiranno nei bellissimi “Occasional Rain” (1972), “What Color Is Love” (1973), e “I Just Can't Help Myself” (1974) tutti incisi per la Cadet. Qualche critico a caccia di nuove etichette definisce il suo stile jazz-folk, di certo i riferimenti ai due generi sono marcati, su tutto ancora una voce caldissima e fascinosa, di classe sopraffina. “What color is love” in particolare è un disco meraviglioso, una sorta di fratello minore del capolavoro di Marvin Gaye "What's going on", con lunghi brani arricchiti da arrangiamenti perfetti ed un esercito di strumentisti unico. Ascoltare gemme come Dancing girl e la title track mette ancor i brividi, il disco rimane a mio avviso uno dei grandi capolavori ignorati dei seventies. Altri due dischi in tono minore per la Elektra e poi il naturale abbandono dalle scene musicali, un altro outsider dimenticato da un mercato ed un pubblico, quello americano, che spesso cerca ed aspetta soltanto l'hit single di successo.
E' una vera vergogna che un talento come quello di Callier debba poi continuare a sopravvivere programmando computer ed è solo per caso che qualcuno ancora si interessi a lui. Si rivede sul finire del secolo ma la magia dei suoi 20 anni sembra svanita, ancora 7-8 albums, in gran parte live, poi il triste addio di questi giorni e chissà se qualcuno se ne sarà accorto. Di lui ci resteranno fra le altre le due immagini della copertina di What color is love, quel volto sorridente sul retro che sembra occhieggiare alla splendida ed avvenente ragazza sul davanti. R.I.P. Terry, mentre noi staremo ancora qui a chiederci qual'è il colore dell'amore.
TERRY CALLIER - DISCOGRAFIA
° The New Folk Sound of Terry Callier (1964)
▪ Occasional Rain (1972)
▪ What Color Is Love (1972)
▪ I Just Can't Help Myself (1974)
▪ Fire On Ice (1977)
▪ Turn You To Love (1978)
° TC in DC (rec.1982 live in Washington DC) (1996)
▪ Timepeace (1998)
▪ Lifetime (1999)
▪ Live at Mother Blues (1964) (2000)
▪ Alive With Terry Callier (2001)
▪ Speak Your Peace (2002)
▪ Total Recall (remixes) (2003)
▪ Lookin' Out (2004)
▪ Welcome Home (Live) (2008)
▪ Hidden Conversations (2009)