fermoposta.it → inviati dalle band
Migliora leggibilitàStampa
8 Gennaio 2014 ,

Insect Kin THE FASTER, LOUDER, LOSER! EP

2013 - Loudjob Production

Insect Kin THE FASTER, LOUDER, LOSER!Gli Insect Kin, gruppo milanese dalle molteplici influenze, giunge alla prova su una maggiore durata dopo aver inciso nel 2006 il demo “Happy With My Ghost” e nel 2008 l’EP “Endless Youth And Other Diseases”. Tema portante del loro lavoro è, nelle parola del gruppo «l’euforia del fallimento,  il loro, il vostro e dell’intero sistema». Sette canzoni registrate presso il Morbid sound studio di Gigi Galmozzi e Andrea Maglia.  Come molteplici sono le influenze dichiarate dal gruppo, vari sono gli stili che si alternano nel corso delle sette canzoni presentate. Pretty Little Cuties è lenta, doom, distorta, tribale. La title track procede spedita tra garage  e grunge. Voce urlata e chitarre ultracompresse, echi della Seattle di vent’anni fa, ma con i ritmi veloci e violenti dell’underground australiano. Nei brani successivi appaiono influenze new wave, chitarre più taglienti, ritmo più quadrato con un basso più agile. L’uso della voce però, si mantiene sempre su modelli anni ’90. In Moondog Coronation Ball è forte anche la componente punk, è il brano più veloce e tirato, con uno stacco arpeggiato centrale a mischiare le carte. Svolta psichedelica in Saint-Exupèry, lenta,  con chitarre liquide e languide. La conclusiva #Revolution Out Of Stock è apparentemente il brano più eccentrico rispetto allo stile del gruppo, lenta ballata acustica e tribale  con canto corale, ma mantiene il tono dell’umore disforico che permea l’album. Le molte influenze in ballo riescono a fondersi in un’unità stilistica di fondo, data dalla voce aspra  e dal tono “cattivo” che permea le canzoni. Un rock molto sanguigno, lontano dalla produzione media italiana che privilegia le melodie anche quando è molto estrema nei contenuti. Gruppo con buone potenzialità che può farsi strada nella jungla del mondo discografico.

 

 

 

Alfredo Sgarlato

Video

Inizio pagina