Nova sui Prati Notturni NON EXPEDIT
Se “Frank” del 2014 vedeva i Nova sui Prati Notturni alle prese con il post-rock, il nuovo album “Non Expedit” del 2016 su Dischi Obliqui cambia indirizzo. Stavolta non siamo di fronte ad un concept ma a otto brani con vita propria, testi in inglese e in italiano. Il quartetto vicentino, che alle spalle ha già cinque album, riesce a metter su un’ambientazione nervosa e tesa: le chitarre sporche e stridenti di Plastic Sun Rising e di Duane Barry ne sono la prova. La seconda è un carillon che da un istante all’altro si trasforma e diviene un treno in corsa, in Tiresia la voce si fa di colpo femminile e persuasiva, Fabio Ferrando è introdotto da una parte strumentale estatica. L’ombra di un’idea è il singolo perfetto dell’album.
A casa e la titletrack conclusiva ricordano alcuni tra i brani più felici e giovanili dei Baustelle, L’ombra di un’idea insegue l’ispirazione aggressiva de Il Teatro degli Orrori. Giunti alla fine ci si accorge di come Non Expedit contenga brani che hanno poco a che vedere l’uno con l’altro nel sound, e forse ciò lo rende più etereogeneo e curioso. I brani in italiano sono più tradizionali, quelli in inglese non temono sperimentalismi di alcun tipo. Nova sui Prati Notturni sono approdati al sesto album rimanendo fedeli al loro stile, arricchendolo, dimostrando professionalità e curiosità artistica.
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