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15 Settembre 2016

Maru MARU

9 settembre 2016 - Resisto Distribuzione

Maru Barucco è una giovane cantautrice siracusana, ma fa parte di quei numerosi conterranei che hanno trovato la loro strada nel 'continente', dal 2012 vive a Cremona dove si è trasferita per frequentare la Scuola di Liuteria, e ha inciso questo suo esordio a Torino con la produzione di Davide Rosolini. Intitolato semplicemente “Maru” questo piacevole album mette in mostra freschezza di esecuzione e arrangiamenti sbarazzini, nei quali strumenti come l'ukulele, la chitarra acustica, ma anche lo xilofono assumono il ruolo da protagonisti, si accompagnano a una vena compositiva non priva di originalità e che nei testi non ha paura di avventurarsi in metafore e accostamenti arditi, o di giocare con le parole, i luoghi comuni, le citazioni. Un mondo, quello di Maru, fatto di gesti e oggetti quotidiani, quasi gozzaniano, non parla dei grandi problemi del mondo, ma della vita spicciola di ogni giorno di una giovane di oggi, con tutti i suoi dubbi, problemi, vicissitudini. «Me ne andrò lasciandoti i peperoni nel forno» è il primo verso dell'iniziale Zerotresettedue che ci introduce nell'universo fra l'ironico e lo svampito con il quale Maru tratta temi come la malinconia, il passato, l'amore, che quasi sempre porta con sé disillusioni, rimpianti, amarezze.

 

Fra i brani ci piace sottolineare la bizzarra e inconsueta canzone d'amore Denti di latte, che ci fa apprezzare la verve sottilmente ironica di Maru; la divertente presa in giro dei vezzi generazionali di Ventiquattromarzo ho detto basta alle finte intolleranze alimentari, alla fotografia, ai sentimentalismi estremi») o l'azzeccatissima Olliuchenit in cui la fine di un amore si mescola con i deliri alimentari contemporanei “(«e fra surimi e vodka tu mi lasci a bocca asciutta»). Ma si apprezza anche il lato più intimista e riflessivo della cantautrice che si esprime nella malinconia provocata da un'estenuante calura estiva in Ninì, primo singolo dell'album, nelle illusioni e nei sogni svaniti di Un meteo nel caffè. Un debutto convincente e speriamo foriero di ulteriori sviluppi.


Ignazio Gulotta

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