Federico Bagnasco LE TRAME DEL LEGNO
Il contrabbassista genovese Federico Bagnasco è musicista non soltanto di indiscussa caratura tecnica, ma con una preparazione teorica e culturale alle spalle tali da consentirgli di affrontare questa sfida che pochi oserebbero concepire: un album di solo contrabbasso. Questo artista, oltre a dominare in ogni suo aspetto timbrico ed espressivo il suo strumento d’elezione, ne tratta il suono anche elettronicamente, coadiuvato in questa funzione da Alessandro Paolini, che risulta anche co-autore di alcune tracce ed è anche l’unico nome che troverete ad affiancare Federico Bagnasco in questa sua opera. Paolini, infatti, è anche colui che ha registrato l’album, mentre il mixaggio e il mastering finale sono ad opera di Marco Canepa, che ha lavorato tra Sesta Godano, in provincia di La Spezia, e Berlino.
Quest’opera non è strettamente collegabile all’universo jazzistico, a meno di non voler pensare a certe sperimentazioni di Anthony Braxton con il sax baritono che, di fatto, erano più attinenti alle più estreme frontiere dell’avanguardia che al jazz. Sì, questo è “Le trame del legno” : avanguardia e ricerca timbrica volte a estrarre ogni minima sfumatura sonora dal legno del contrabbasso. Questo strumento, tra le mani di Bagnasco, diventa di volta in volta arco, percussione, voce quasi umana o quasi animale, borborigmo elettronico. A supporto di questo intenso lavoro di ricerca giunge una vera e propria “guida all’ascolto” presente nel booklet, in lingua italiana ed inglese, nella quale l’autore spiega di volta in volta quale concetto guida il lavoro fatto su ogni singolo brano. Di certo non è un album da ascoltare mentre fate le pulizie di casa, o in macchina con i vostri figli in vacanza, ma se avete le basi teoriche necessarie a dominarlo fino in fondo, immergendovi totalmente in un ascolto in cuffia e cogliendone l’essenza, potrete trovarlo molto bello, emozionante e suggestivo.
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