Cibo INCREDIBILE
Escono per la INRI (la stessa etichetta dei Linea 77 e dei Cyborgs) i torinesi Cibo e tengono sicuramente fede a quella che è la linea dell’etichetta concittadina di proporre scelte musicali non esattamente fruibili al primo ascolto. La caratteristica peculiare di questo lavoro è l’energia che il quintetto riesce a far sprigionare dai solchi sin da subito accompagnata da un’abbondante dose di ironia nei testi nonsense che accompagnano titoli come Discopiede e Guardaquantammerda. La produzione di Davide Pavanello (Linea 77) si sposa perfettamente con i ritmi a cavallo tra hardcore e grind con attitudine punk, ma queste sono solo etichette per inquadrare il concetto di spigolosità che traspare in ogni traccia.
Undici canzoni che sin dall’inziale punk di Brittany ci trasportano in una cavalcata sonora senza respiro con intermezzi di momenti di seattliana memoria con inserti quasi dance (la già citata Discopiede) o arabeggianti come nella conclusiva Men huel insegne, storie di vite quotidiane attraversate da ironia e disgusto e amore per la mamma (Salutami il mare), pronti ad abbuffarsi alla tavola dell’ingordigia (Un magnifico pranzo). Ambientazioni improbabili quanto veritiere, urlate a tutto volume in presa diretta per una registrazione durata tre giorni, verosimilmente tesi a catturare tutta la rabbia ed energia che i nostri volevano sfogare senza troppe concessioni a raffinatezze da studio. Un disco che ti rimane sullo stomaco per diversi giorni perché, restando sui giochi di parole…i Cibo sanno essere dannatamente e favolosamente Indigesti.
Video →
Commenti →