Perfect Cluster FLOW
Il secondo album del trio fiorentino Perfect Cluster, nato nel 2009 e composto da Riccardo Chiarucci alla voce, Luca Cecchi alle chitarre e Ian Da Preda alle tastiere e batteria elettronica, cui si aggiungono le backing vocals di Irene Pareti, è una riuscitissima sintesi di sonorità Anni '90, a cavallo tra industrial rock ed elettronica. Si pensi a un sound a metà strada tra i Nine Inch Nails e i Depeche Mode, per avere un'idea. Disco godibilissimo questo "Flow", caratterizzato da suoni elettronici e ruvidi, ma pieni di energia e con una grande attenzione nel missaggio e nella produzione. Rispetto a "Noise Pleasure", il disco d'esordio del 2012, lo stile si è fatto più duro e il risultato ne ha guadagnato in coesione e forza d'impatto.
Brani come Speed, o Mind Control rimandano alle cose migliori di due decenni fa, mentre Slightly e Get It Loud rappresentano due prove di grande maturità musicale. Degli undici brani che compongono il disco, l'unico a sembrare un po' "affrettato" è l'ultimo, After The Suicide. Per il resto, "Flow" è decisamente uno dei migliori lavori autoprodotti ascoltati quest'anno, in cui si apprezza una band che abbandona la propria comfort zone per incrociare, con indubbio successo, influenze musicali molto distanti tra loro.
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