Plan De Fuga FASE 2
Pop rock con la voglia di combattere, ma asfissiato da visioni di conscia disperazione e flebile speranza («mi ucciderai con la foto di un tramonto»). La musica del quartetto bresciano (Filippo De Paoli voce e chitarra, Marcello Daniele basso e voce, Simone Piccinelli tastiere, voce e chitarra, Matteo Arici batteria) è un rock robusto, alternativo quanto basta, ma che senza paura sa aggrapparsi ad una melodia pop che pare uscita da uno strano incrocio tra il migliore Masini (e perché no? Fu un grande sottovalutato...), le Vibrazioni e lo spirito controcorrente del cantautorato italico dei begli anni ‘70.
Si fanno davvero apprezzare il barocco spoglio di Alzare la Marea, con un curato arrangiamento per archi, la new wave robotica del singolo Distruggi Tutto e la frana sonora distorta di Causa Effetto, frammento di hard western per cowboy dal cuore infranto ma che non ha certo cessato di battere.
Cantato in italiano (eccetto la malinconica chiusura di Change It) a differenza del primo EP, “Fase 1” di cui questa nuova uscita costituisce un seguito ideale.
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