Eclettica DIECI
Esce per la ultimamente prolifica Black Fading Records di Cristiano Santini, il nuovo lavoro degli ascolani Eclettica il cui titolo “Dieci” è volutamente celebrativo per festeggiare il decennale della nascita della band. Dieci come anche il numero delle tracce per un totale di poco meno di quaranta minuti. Sin dal primo brano, Mordimi scelta anche come primo singolo, si comprende il versante e la direzione su cui il gruppo si muove, un sound che si rifà alla new-wave anni ’80 piuttosto che alla nuova ondata di questi ultimi anni di gruppi come Editors ed Interpol, con chitarre flanger in piena sonorità Cure come nel brano Ossigeno (forse il miglior episodio del disco con un ritornello azzeccato) e sintetizzatori in stile primi Depeche Mode.
Un lavoro omogeneo, curato e dalle atmosfere eleganti che si lascia ascoltare: però onestamente ricorda troppo cose già sentite finendo così con il risultare abbastanza monotono e facilmente dimenticabile. Le liriche in Italiano che ci parlano di storie d’amore, disillusioni e aspettative inattese risultano abbastanza insipide anche qui senza lasciarci un segno particolare, così come la voce del cantante Vladimiro Rosselli che risulta alla fine abbastanza piatta da non far spiccare particolarmente un brano piuttosto che un altro. In definitiva, un disco che se avesse spinto di più sul versante pop probabilmente avrebbe avuto anche la possibilità di un salto nel mainstream del panorama radiofonico Italico perché le qualità da easy listening ci sono tutte però, onestamente, i pregi finiscono con il diventare difetti rendendo il disco rapidamente dimenticabile nel suo essere, immagino volutamente, ampiamente fruibile.
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