ManzOni Cucina Povera
A scanso d’equivoci: “Cucina Povera” dei ManzOni è un gran bel disco. La seconda fatica del gruppo di Chioggia, dopo “L’Astronave Ep” del 2010, condensa in sé suoni assolutamente maturi, in bilico tra art-rock e reading music, con testi curatissimi e con la voce “recitata” di Gigi Tenca - ben assecondata agli strumenti da Fiorenzo Fuolega, Carlo Trevisan, Emilio Veronese e Ummer Feguia - che penetra come una lama di senso arroventato e dolente nel tessuto rock dell’insieme. Chitarre che scandiscono il tempo della discesa negli inferi della desolante contemporaneità, e squarci diaristici, contrappuntati da improvvisi e spiazzanti arpeggi, come esili corde stese sull’abisso della quotidianità. Emozioni mai costruite a tavolino, autentiche, venate dal sangue puro della creatività aliena a ogni compromesso. Ed è così che il disco deve essere ascoltato: come un intenso sgranarsi di note appartenenti a un laico rosario di perle sonore. Mario In Diretta Tv è un’analisi in musica impietosa e struggente della tristissima realtà del mondo del lavoro in Italia; episodi poi di delicata interiorità “diaristica”: Dal Diario, A Mia Madre; Scusami; Ed Ecco L’Alba; A Mio Padre; In Toscana, s’intrecciano a vere e proprie staffilate di chitarre incendiarie à la Swans, specie nell’impressionante incedere luciferino della conclusiva La Strada, che fa da viscerale e bruciante epitome, forse l’episodio artisticamente più rilevante dell’intero album. Un lavoro davvero pregnante quello dei ManzOni, un’immissione propizia di vivido sangue musicale nell’anemica scena del rock italiano odierno. Chapeau.
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