Ubba + Il Conte CREPA! (EP)
Guglielmo Ubaldi, in arte Ubba, è un giovane e talentuoso artista bolognese. Inizia ad esprimere genio, sregolatezza e sprazzi di romanticismo nel 2003 con “Le Urla Degli Ubriachi Nel Mezzo Della Notte”, quindi nel 2005 con “La Storia Di Come Mi Nascosi Dietro Alla Luna” . Dopo, due EP digitali, “Desmond” (giugno 2013) che vede la collaborazione del fantomatico Riccio e questo “Crepa!”, con la collaborazione de Il Conte, “guida spirituale”, che a detta dello stesso Ubba probabilmente “non comporrà più niente e non collaborerà più con lui”. Un vero peccato, poichè “Crepa!” è un lavoro con quattro tracks cinico, ironico, schietto. Una curiosità: Ubba nel suo sito cita un mucchio di influenze: Tom Waits, Morphine, Nirvana, Nick Drake, Pavement, Matthew Ryan, Bob Dylan e molti altri. Bisca Matematica è un pezzo completamente strumentale/chitarristico, con un cadenzare sporadico di batteria e tastiera. Una volta Conoscevo Un Notaio Che Poi è ripetitiva e sardonica con una bizzarra sovrapposizione di voci. La vera sorpresa arriva con Desperate Man Blues: una ripresa chitarristica - un po’ squinternata nel finale - in squisito fingerpicking, dell’arrangiamento del brano registrato da John Fahey nell’album “Blind Joe Death” del 1959. Infine Preferisco il Porno (Cinema Veritè) manifesto di schiettezza cantautorale, dispiegato con l’immancabile acustica. “Crepa!” è singolare non solo dal punto di vita compositivo ma anche nell’artwork, creato dallo stesso Ubba, che riporta la chiave di lettura del disco, racchiusa in una significativa citazione letteraria di Louis Ferdinand Celine. Buona la qualità del suono, nonostante si tratti di una autoproduzione.
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