Edless BELOTUS
Un breve EP questo degli Edless, ma se, come si dice, è la botte piccola che contiene il vino buono questi ragazzi milanesi non si sottraggono al proverbio. Soltanto quattro brani ma di buona fattura e di un certo interesse; quattro bottiglie da assaporare con calma e tranquillità.
What if è un vino morbido, leggermente invecchiato che se nell’incipit ricorda gli ottantini Orchestral Manouvres In The Dark, nella seconda parte dei suoi sei minuti filosofeggia di atmosfere softroniche e ariose che senza scomodare Steven Wilson solleticano comunque le papille auditive.
Just Once è un vinello frizzante indietronico con sentimenti da dancefloor narcolettico e retrogusto lounge. Redress è un vino corposo, già bevuto in passato dai Simple Mind e degustato oggi da certi Radiohead, mentre Erase è lo spumante finale che spumeggia, tra chitarre e tastiere, echi anni ottanta, armonie danzerecce à la Bronski Beat e attuale modernismo. Accurata la fusione felice tra chitarre e tastiere in questo piacevolissimo pastiche di indietronica e alternative rock, dall’atmosfera morbida e particolare che si fa gradevolmente apprezzare.
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