Pigs + Sofy Major 25 Ottobre 2013 , Roma, Dal Verme
Doverosa premessa sulla location: piccolo accogliente luogo in cui l'underground si sente a casa sua in tutte le sue derivazioni più autentiche. Uno di quegli “unici” posti in cui si può assistere dall'avanguardia di Lisa Mezzacappa al drone metafisico di Barn Owl o dallo stupendo grindcore dei Who's My Saviour all'anomalo folk drone dei Macelleria Mobile di Mezzanotte. E poi intorno Dal Verme ruotano importanti etichette come la tedesca Denovali o l'italiana Boring Machines (per citarne solo un paio) oltre ad essere il tempio della No-Fi recordings. Non da meno è il fatto che il posto è noto anche come indiscutibile “abbeveratoio” di qualità. Chi gestisce questo luogo lo fa con le viscere più che qualunque altro organo vitale. Non è un aspetto che va trascurato, la tendenza è altrove. La genuinità è di casa. Ma veniamo al 25 ottobre anno corrente. E' una calda serata d'autunno e in uno dei luoghi più di culto della capitale, appunto, si tiene il concerto dei PIGS! La serata la aprono i francesi Sofy Major. Il potente trio è una lenta tormenta, rabbiosa, che lascia intrasentire la produzione Schneider (già producer degli UNSANE nonché bassista dei Pigs). Ottimo esempio di rock frontale senza riserve: evoluzione noise rock ma anche nuovo fronte del metal.
L'approdo del progetto appendice degli Unsane (padri indiscussi del miglior noise anni 90 e tra le migliori espressioni della controcultura rock di fine secolo) non stupisce: semplicemente esalta! Il veterano Dave Currain giunge quindi in Italia per un paio di date con la sua creatura. Un trio con alla voce e chitarra lo stesso Currain oltre che Andrew Schneider al basso e Jim Paradise alla batteria che porta con sé tutto il carico di pura ed energica violenza filtrata attraverso un ventennio di rabbiosa contemporaneità. L’esaltazione della morte cerebrale del silenzio è qui. Pochi fronzoli! Il rock classico contemporaneo risiede nella graffiante e ruvida voce di Currain. La matrice del suono per chi ami sonorità vigorose alla Unsane, Neurosis, Cop Shoot Cop, Big Black, Melvins o Helmet, è sufficiente per riconoscersi culturalmente in ciò che il trio infernale propone. Una sorta di ibridazione tra Zeke (rallentati) e Unsane. Come dire un po' più rock'n'roll, con nichilismo più calibrato, modellato su una sequenza di tracce framezzate da un ininterrotto riaccordare gli strumenti (quasi a sottolineare il loro disagio nei confronti delle convenzioni).
L'essenza dell'appagantissima serata si annuncia sin dal primo brano, Give It, che apre anche il loro ultimo “You Ruin Everything” - per cui invitiamo ad una visione del videoclip - efficace quanto una fiorentina grondante sangue accompagnato da un ottimo Chianti. Il resto dei brani eseguiti sono parte vitale del loro album e l'ascolto dal vivo di Outburst Calendar o Small c Celebrity completa l'identità della superlativa band newyorkese. Sì perchè i Pigs sono portatori sani di un piacere all'ascolto che produce quella classe di neurotrasmettitori che vengono per comodità identificati come adrenalina ed endorfina. Il piacere che producono con il loro caldo muro di suono è difficile da descrivere. Le poche decine di anime presenti hanno assistito ad un pezzo di storia del rock al cardiopalma. Currain, come la sua band madre Unsane, conosce i connotati dell'Apocalisse e persiste nel delinearne i tratti con energica e rabbiosa primordialità.