Eugenio Finardi 3 Aprile 2014, Torino, Hiroshima Mon Amour
Un Finardi da infarto quello esibitosi all’Hiroshima Mon Amour di Torino nell’ambito del tour che promuove per il bel paese il suo nuovo disco “Fibrillante”. Prima che Eugenio salisse sul palco, i presenti hanno assistito ad una delle prime dimostrazioni del progetto denominato “Finardi Palco Aperto” in cui l’artista decide, tra vari gruppi emergenti partecipanti, il più meritevole ad aprire un suo concerto. La band prescelta per questa serata è stata la Ukulele Turin Orchestra, una formazione dalla struttura alquanto originale e relativamente nota nell’underground del capoluogo piemontese, che reinterpreta con le chitarrine hawaiane brani di svariati generi oltre che comporre pezzi propri. Sono oramai le 22:30 quando, nonostante il forte mal di gola, il cantautore milanese sale sul palco deliziando il pubblico subalpino per ben due ore e mezzo di musica proponendo brani tratti dal suo ultimo lavoro, alternati ad alcune perle dall’immenso scrigno della sua lunga carriera. Un live giocato in casa quello dell’Hiroshima Mon Amour, in quanto, Finardi a parte, tutti i componenti della band erano torinesi ed il capoluogo piemontese è un posto molto sentito dal cantautore che ha regalato versioni eccezionali e brani, come la cover di Lasciami leccare l’adrenalina registrata per il reload di “Hai paura del buio?” degli Afterhours, mai suonati prima dal vivo.
Il concerto è partito con Aspettando e con l’incazzatissimo singolo Come Savonarola, prime due tracce della tracklist di Fibrillante, per poi dipanarsi in un mix tra brani moderni e grandi classici, tra cui le immancabili Diesel, Extraterrestre e Non è nel cuore. L’esibizione è stata caratterizzata da una sorta di clima familiare: Finardi, prima di attaccare i brani, pareva un nonno vegliardo che si siede dinnanzi al caminetto e racconta ai nipotini numerosi aneddoti della sua vita. Dalla storia del padre disoccupato che disperato gli urla supplicando aiuto in un concerto in Sardegna, per introdurre Cadere, Sognare, sino alla vicenda della propria malattia cardiaca che ha ispirato titolo dell’album, la serata è stata ricca di confessioni personali. La sorpresa vera e propria dello spettacolo si è materializzata dopo Trappole, primo bis insieme alla Ukulele Turin Orchestra, con la presenza di Gigi Giancurso e Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione che hanno cantato in Fibrillante prima di una splendida versione di Musica Ribelle. Infine Finardi ha ritenuto doveroso ringraziare anche Faso degli Elio e le Storie Tese, senza il cui beverone allo zenzero contro il mal di gola, probabilmente il concerto sarebbe stato annullato.
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