Murakami Haruki - Wada Makoto RITRATTI IN JAZZ
Frequentando i social networks si nota facilmente come tra gli scrittori più amati ci sia Murakami Haruki, perennemente in odore di premio Nobel. I lettori lo amano per lo stile flessuoso e ricco di metafore, per le trame complesse spesso oltre i confini della realtà, ma certamente anche per la passione che il giapponese ha per la musica: spesso le composizioni citate hanno un ruolo nello sviluppo narrativo, vedi la “Sinfonietta” di Janacek in “1Q84” o il brano che dà il titolo a “Kafka sulla spiaggia”. Sopra ogni altro genere, pur amandoli tutti, Murakami adora il jazz; è stato in gioventù gestore di un jazz club, come racconta in “Norwegian wood”. “Ritratti in jazz” è una collaborazione col pittore Wada Makoto: una serie di brevi biografie che accompagnano un ritratto di un musicista amato dai due; la foto di copertina di un disco consigliato conclude ogni ritratto.
Murakami non pretende di fare critica musicale: sceglie un disco, rigorosamente in vinile, e racconta cosa prova ascoltandolo, o quali ricordi personali sono legati a questo o quel musicista. Di ognuno c’è un aneddoto particolare o il tentativo di coglierne la personalità attraverso lo stile. Si alternano giganti indiscutibili con personaggi poco noti, come Jackie & Roy o June Christy (Haruki ama molto i cantanti); colpisce il lettore l’assenza di John Coltrane: lui, come Keith Jarrett intimidisce Murakami che non riesce a scriverne. I ritratti provengono da due mostre, “Jazz” e “Sing”, che Wada Makoto, di professione illustratore, ha tenuto negli anni ’90. Sia che siate appassionati di jazz che di letteratura giapponese questo libro non può mancare sul vostro scaffale.
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