George Saunders DIECI DICEMBRE
La benemerita casa editrice Minimum Fax, specializzata nella nuova letteratura americana, sta pubblicando l’opera completa di George Saunders, scrittore nato nel 1958 ad Amarillo, Texas, che Thomas Pynchon ha incoronato suo erede, e altri autori della stessa generazione ma già più affermati, come Franzen, Eggers, Jennifer Egan, Zadie Smith, esaltano. Si può dire che il secondo ‘900 americano oscilli tra due titani, Pynchon, autore di romanzi enciclopedia dove si parla di tutto, e Carver, autore di racconti brevi in cui l’attimo, l’atteso, l’imbarazzo, diventano eternità. Gli autori citati e molti altri come Aimèe Bender, Shelley Jackson, A. M. Homes e, massimamente, David Foster Wallace, partono da questi due poli per tentare l’impossibile sintesi, e spesso ci riescono. Dopo il compianto DFW è George Saunders quello che ci appare più geniale. Il recente “Dieci dicembre”, quarta sua antologia di racconti (non ha finora scritto romanzi), rispetto alle prove precedenti scarta più verso il quotidiano.
L’immaginazione è meno sfrenata che in “Pastoralia” e “Il declino delle guerre civili americane” (già pubblicati da Einaudi e di prossima ristampa presso Minimum fax), non sono minori ironia e cura linguistica. Se manca il surrealismo di un racconto come “Pastoralia”, dove un gruppo di persone di mestiere interpreta i cavernicoli in un parco a tema, e noi seguiamo le loro bizzarre dinamiche, davanti e soprattutto dietro le quinte, abbiamo gioielli in cui l’inventiva è sfrenata, dai contenuti fantascientifici di Fuga dall’aracnotesta, a quei racconti dove semplici episodi di vita quotidiana sono narrati con partecipazione emotiva e cura del dettaglio, con un’immedesimazione, soprattutto linguistica, nei personaggi che sfiora il maniacale. Fino al racconto che chiude e dà il titolo alla raccolta, commovente e sublime, in cui i destini di un bambino sognatore e di un folle si incontreranno, un racconto che se non vi farà piangere vuol dire che avete cuore e cervello fatti di porfido. Quindi, ricapitolando, i libri scritti da George Saunders sono solo quattro, sono brevi e costano poco, e nel tempo che resta di questa nuvolosa estate non potete esimervi dal leggerli.
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