Tom Hickox WAR PEACE AND DEMOCRACY
[Uscita: 10/03/2014]
Inghilterra # Consigliato da Distorsioni
In una scena cantautorale affollata di anime sensibili dall’animo crooner piene di amore e desiderio, Tom Hickox è una raro e coraggioso nuovo esponente di talento. Il figlio del defunto direttore d’orchestra Richard Hickox, con la sua voce profonda, baritonale dal suono dipinto su una tela rocciosa è già stato accostato a personaggi come Leonard Cohen, Tom Waits, Scott Walker con i quali condivide certamente un’immagine di uomo di altri tempi quasi teletrasportato in un epoca non sua. Melodie cupe ed eleganti come nella tenera ballata per pianoforte The Pretty Pride of Russia mentre The Lisbon Maru è l’annuncio di commiato di un vecchio soldato e A normal boy ragazzo è uno splendido, empatico, provocatoriamente mondano ritratto di un terrorista che scivola via in un terribile, epico finale all’insegna di "voi tutti respirate in nome di Allah". Canzoni folk che riescono a trasportare in altre epoche grazie ad arrangiamenti ispirati, anche grazie al produttore Colin Elliot.
Steel-guitars ed un pianoforte accarezzato in maniera semplicemente toccante accompagnano per circa quaranta minuti in un disco che ci porta in un viaggio senza fretta, attraversato da personaggi che richiedono una attenzione dedicata quale non è richiesta a canzoni dal coro e dai ritornelli facili. Un disco denso di momenti epici in cui è difficile individuare la punta massima, anche se la tensione emotiva di White Roses Red con il suo sitar esoticamente drammatico probabilmente risulta esserne la giusta espressione. Oggi Hickox suona come il più potente ed originale compositore che il Regno unito abbia prodotto negli ultimi anni, ma è difficile vedere dove la sua serietà vecchio stile si possa inserire in questa epoca fatta di hype e popolarità fugace. Il suo magistrale debutto è qualcosa che non si vedeva da molto tempo, straniato ed affascinante al tempo stesso, un classico perso e ritrovato da un'altra epoca con la speranza che nella sua evidente difficoltà nel reggere in solitaria un così grande peso narrativo, il nostro Tom abbia ancora molte storie da raccontarci.
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